Quello che riguarda l'Ortodossia

ed essere/diventare Ortodossi


     Qualche volta riceviamo delle domande dagli italiani dove loro chiedono se devono diventare Ortodossi... oppure dalle persone che vorrebbero farlo, ma temono vari complicazioni nella loro vita...


     Ecco, per esempio, un messaggio, che ha provocato, in noi, un forte sentimento di compassione, ma anche un poco di stupore:

     "Ci sono preti e monaci italiani che vorrebbero diventare ortodossi. Ma poi dovrebbero cercare un lavoro per vivere, magari a 40 o 50 anni. Si troverebbero alla fame in strada. Saluti. W.T."

 

     Oppure ci sono le situazioni come del nostro corrispondente N (non vogliamo svelare i nomi, certamente).

     "Abbracciare l'ortodossia mi sembra fare, compiere un'ingiustizia verso la mia famiglia e i miei figli. Perché se arriverei al punto di abbracciare l'ortodossia chissà quali traumi la mia famiglia e i miei figli andranno incontro. Penso solamente al fatto che non potremmo portarli più in chiesa con noi. Questo fatto, ma anche tanti altri fattori mi fanno stare molto male, penso anche al fatto che qui nel mio paese, nella mia città... non ci sono chiese ortodosse..."





     Cosa si può dire... 

     Le complicazioni, un Ortodosso, li avrà sempre e comunque. Perché "il regno de' cieli è preso a forza ed i violenti se ne impadroniscono" (Matt. 11-12). E non è possibile entrarci senza fatica. E la fatica fisica più volte è molto più leggera di quella morale, quando uno va contro l'opinione dell'ambiente.

     Certamente, fa paura a chiunque fare bruschi cambiamenti nella propria vita. Ma se uno vuole qualcosa con molta forza, non bada alle spese. I primi cristiani erano pochissimi nell'oceano pagano, ma amavano Gesù Cristo più di ogni cosa. Oggi abbiamo dei riguardi. Ma la cosa più importante - non abbiamo ferma decisione di andare dietro Gesù Cristo. Ci andremo solo se ci sarà assicurato un pezzo di pane.

     E' comprensibile.

     Ma è triste.





     A proposito di questo problema riportiamo qui sotto un frammento della lettera ad un nostro corrispondente che abbiamo chiamato N.


     "Benediciamo il Signore!

     Caro figliolo N, rispondo alla tua domanda.

     Dirò una cosa a prima vista strana, ma gli ortodossi diventano gli ortodossi.

     Cioè le persone che hanno la mentalità ortodossa, indipendentemente dalla fede da cui provengono, diventano ortodossi, perché non possono farne a meno.

     Altre persone, che ci pensano e ci ripensano, che valorizzano tutti i pro e tutti i contro, che si preoccupano di cosa diranno gli amici ed i conoscenti, e persino gli sconosciuti, e che alla fine preferiscono "per ora" rimanere nella fede non ortodossa perché i loro vitto ed alloggio, nel caso cambiano la fede, diventerebbero non assicurati - tutte queste persone faranno bene a rimanere dove sono. E non perché fanno questi pensieri poco elevati, no.

     Il motivo principale è che loro possono rimanere i non ortodossi.

     Ma come le persone diventano i credenti trovando la fede, e poi non possono smettere di essere credenti, così anche le persone quando diventano gli ortodossi dentro, non possono smettere di pensare in modo ortodosso. Perciò loro non possono, non riescono e non vogliono rimanere nella fede per loro sbagliata, tutto qui.

     Ne è l'esempio lampante un americano della famiglia protestante - forse, ne hai sentito il nome, l'ieromonaco Serafim Rose of Platina.





     Questa persona da giovane ha cercato la fede vera, e l'ha cercato in tutto il mondo, persino in India, in Tibet (e per questo aveva imparato le lingue del posto!), ma poi ha capito che lì non c'è la Verità. Una volta aveva incontrato un prete ortodosso e l'aveva domandato della fede, ma quella volta è stata una tentazione - il prete non era degno della sua fede e gli ha risposto che tutte le fedi portano a Dio. Ma Serafim, grazie a Dio, non gli ha creduto, ha cominciato a studiare l'Ortodossia, per questo ha imparato la lingua russa (!) - per poter leggere gli scritti dei santi - e alla fine ha scoperto la Verità. Si è fatto monaco, in America, ed ha scritto libri che noi russi li leggiamo come quelli dei padri santi di una volta.




Vedi: http://www.google.it/search?hl=ru&noj=1&spell=1&q=seraphim+rose&sa=X&ei=PhipUKajM6Lf4QS1k4H4Bg&ved=0CCEQBSgA&biw=1366&bih=667



     Si è addormentato nel 1982 all'età di 48 anni. Guardalo - è sorridente, nella barra, eppure ha sofferto fisicamente tantissimo per la malattia che gli ha mandato Dio e di cui è morto.





     Ecco cosa vuol dire, essere ortodossi - quando uno non può non esserlo.

     Tu invece, caro N, non sei un ortodosso, perciò, forse, sarà meglio, per te, non diventarlo, almeno per ora, altrimenti per te potrebbe essere una tentazione troppo grande che non sopporterai. Lo scrivo non perché non voglio che diventi ortodosso, ma prevedo che sarà inutile, almeno ora.

     Immagina anche tu - cambierai la fede senza essere sicuro di quello che fai. E quando arriverà il momento di testimoniare, cosa farai? Cosa risponderai? Dirai che "ti senti dentro l'attrazione" dell'Ortodossia? Ma questo è un argomento da bambini, non dagli uomini. Un uomo che fa una scelta pesante, nella sua vita, deve sapere bene, perché la fa. Tu invece non lo sai.

     Anzi, hai la mentalità pienamente cattolica. Io non ti biasimo per questo, caro figliolo, sei cresciuto in un paese cattolico, come avresti potuto avere un'altra mentalità? Tu consideri i "santi cattolici" le persone sante - e per gli ortodossi loro non sono santi. DI CONSEGUENZA tu cerchi di vivere la tua vita spirituale come insegnano loro - ma per gli ortodossi è la via di corruzione. E così via...

     Io non so cosa deve succedere perché una persona diventi ortodossa, io posso solo pregare Dio che t'illumini in qualche modo, e lo faccio, prego per te e tua moglie. Quando mi fai domande, cerco di rispondere in modo chiaro, sempre nei limiti delle mie forze non grandi. Ecco, sarebbe tutto che posso fare per te.

     Sarebbe molto prematuro, ora, rispondere ad alcune tue domande e preoccupazioni, per esempio, del fatto che lì da voi non ci siano le chiese ortodosse, oppure nel caso diventi ortodosso non potrai portare i bambini in chiesa - quest'ultimo non l'ho capito nemmeno. Per quanto ne so, i cattolici, nonostante le parole del Signore, non portano i bambini in chiesa e la loro Prima Comunione avviene a 12 anni, ma gli ortodossi portato i loro bambini da neonati, in Chiesa, e fino a 7 anni li fanno la Comunione ogni volta che vanno in chiesa (e dopo 7 anni lo fanno solo dopo tre giorni di magra e la Confessione).





     Perciò per me questa tua frase non è chiara per niente.

     Quello che riguarda le chiese ortodosse, basta trovarne una in un'altra città più vicina, e andarci quando puoi, Dio non chiede dalle persone le cose a loro impossibili... Andarci una volta al mese è più che sufficiente, per una persona che non ha una chiesa ortodossa nella propria città.

     Ma comunque oggi è prematuro, parlarne."


     Dio vi benedica, cari fratelli e sorelle in Cristo, e vi illumini!

     Con l'amore in Cristo,

     mon. Antonio.





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