La natura parassitaria

dell'economia degli Stati Uniti

Dal libro della storia moderna

“Al Capo della Terza Roma” di Mihaìl Nasàrov (casa editrice “L’idea russa”).

Tutti i numeri e le citazioni hanno riferimenti, i quali non sono stati tradotti in calce.


Pagg. 666-676.

     …La sostanza parassitaria dell’economia americana e quella ebrea è stata apertamente riconosciuta nel documento “La strategia della sicurezza nazionale” degli USA (1994): “La prosperità della nazione dipende dai suoi sforzi fatti oltre il confine”.

     Questo credo, lo si ripete in ogni nuova versione di questo documento, per esempio, nel 1996: “Tutti gli scopi strategici americani…vengono raggiunti per via dell’allargamento del numero dei paesi democratici con l’economia di mercato”, perché il cosiddetto “mercato libero” significa prima di tutto la libertà per il più forte. “Installando la democrazia negli altri paesi, gli USA aiutano se stessi”, - ha dichiarato il presidente Clinton.




     Perché gli USA sono così interessati alla globalizzazione democratica di mercato, questo ci spiega bene Soros: “Per capire perché il fondamentalismo di mercato e l'egemonia americana sono strettamente legati l’uno all’altra, è importante capire, che i mercati globali danno il vantaggio ai paesi situati nel centro del sistema del mercato internazionale, soprattutto agli USA. I mercati finanziari “succhiano” la parte maggiore dei risparmi ed utili creati nel mondo, conducono loro al centro, da dove nuovamente partono alla periferia o direttamente attraverso gli strumenti finanziari, come azioni e titoli, oppure mediante le compagnie transnazionali. Il centro è il fornitore dei servizi finanziari ed altri, cominciando dalle informazioni e l’educazione e finendo con i servizi di divertimento, e, contemporaneamente, è “la base” per la maggior parte delle compagnie transnazionali. Per questa ragione lui riceve la maggior parte di tutti gli utili… La valuta principale di riserva è il dollaro, e tutte le esistenti enti finanziari internazionali si trovano sottomessi agli USA ed agli altri paesi che costituiscono il centro del sistema di mercato internazionale. Proprio loro determinano la politica”.

     I politici, finanzieri, imprenditori americani sono perfettamente coscienti di questo scopo e agiscono a fronte unico nei governo, congresso, amministrazione delle strutture finanziarie e corporazioni transnazionali, con una costante rotazione del ceto dirigente tra di loro. Anche questo avvantaggia gli USA, soprattutto nella concorrenza internazionale.

     Con questo il sistema economico occidentale osserva severamente la divisione del lavoro: i tipi di lavoro primitivi, con l’uso del lavoro manuale e delle produzioni sporche, vengono esportati nei paesi del Terzo Mondo, mente la scienza e le tecnologie informatiche sono monopolizzati dagli USA: questi, con tutta la volontà, non possono essere usati nei paesi poveri a causa della mancanza di infrastruttura per il loro adempimento. Persino il Giappone e l’Europa sono stati inseriti nel sistema di questo gerarchia non come i partner alla pari del nuovo meccanismo politico-economico, ma come i “vassalli” privilegiati (ha trapelato Bzhesinskij), utili piuttosto fino ad un certo momento – fino alla finale conquista del mondo. Per mantenere il proprio dominio, gli USA sono sempre pronti a separare le loro sforzi, ad indebolirli come concorrenti con le crisi provocate artificialmente. Finora però loro sono stati legati agli USA dagli interessi comuni di mantenimento di benessere del “miliardo d’oro”.

     Secondo le dati del Segretario Generale dell’ONU Kofi Annan, i paesi sviluppati, in testa con gli USA, hanno stabilito le tariffe per l’esportazione dei beni dai paesi poveri così alte, che queste tariffe, per esempio, per gli alimentari, quasi 5 volte superano i prezzi dei produttori. Vale a dire, solo un quinto del prezzo di vendita ritorna nei paesi poveri, e 4/5 rimane nei paesi già ricchi. Con questo, la crescita dei prezzi mondiali per i beni industriali dei paesi sviluppati supera la crescita dei prezzi per le materie prime, e per i prodotti di agricoltura dei paesi poveri ogni anno del 3,4%. Questo è il neocolonialismo, cioè lo sfruttamento dei paesi poveri dai paesi ricchi ormai non per mezzo di una occupazione diretta, ma grazie alle leve economiche globali. Praticamente sul pianeta esistono due tipi di umanità divise da un confine invalicabile e duro che viene protetto dal meccanismo mondiale economico.

     All’inizio del XXI° secolo lo sfruttamento dei paesi poveri (che hanno 5 miliardi di persone) da parte del cosiddetto “miliardo d’oro”, con gli USA in testa, ha raggiunto le dimensioni mai viste prima. Quando, all’inizio del 2000, il presidente degli USA Clinton “ha nominato” A. Grinspan il capo della Banca Centrale (FRS) per la quarta volta per 4 anni, loro “si sono complimentati con il raggiungimento di un nuovo record: la politica elaborata da loro ha assicurato il periodo più lungo della crescita economica in tutta la storia degli USA”.

     Dall’altra parte, “i debiti dei paesi del Terzo Mondo sono cresciuti dai 1300 miliardi $ nel 1992 fino ai 2100 miliardi $ alla fine del 2000, ed i loro pagamenti annuali di interessi, per gli stessi anni, sono cresciuti dai 167 miliardi ai 343 miliardi $. I paesi-debitori, per tutti questi anni, hanno già pagato la somma che supera molte volte la somma ricevuta come debito”. Certamente, le strutture finanziarie internazionali, controllate dal “Governo Mondiale”* (Banca Mondiale, Federale ecc.) non sono interessate di ricevere tutta la somma dei debiti (cosa avrebbero fatto con questa montagna di carta?), ma nell’esistenza di un continuo indebitamento in qualità di una fonte degli utili di usura e in qualità di un mezzo di controllo sui paesi debitori. Questa è la parte integrante del meccanismo economico mondiale.

     … Questo processo di sfruttamento dei paesi poveri da parte dei paesi ricchi ha l’unico limite: la limitatezza di tutte le risorse naturali del pianeta, quando il pianeta non potrà più sopportare il peso di questa prodiga civilizzazione. Ma il “Governo Mondiale” si prepara a rifare la divisione delle risorse rimanenti (a questo è stato dedicato un libro di Bzhesinskij) e diminuire la popolazione del pianeta fino ad un limite necessario.

     Già il “Memorandum della sicurezza nazionale degli USA NSSM 200”, approvato dal Consiglio per la Sicurezza Nazionale degli USA al capo del presidente Nikson nel 1975 dietro la iniziativa del Segretario Statale G.Kissinger**, ha previsto la necessità di prendere i provvedimenti come segue:

     “Nonostante che la popolazione degli USA fa il 6% di quello mondiale, noi consumiamo circa un terzo di tute le risorse mondiali…Gli Stati Uniti dipendono sempre di più dall’importazione dei minerali dai paesi in via di sviluppo… Per questa ragione gli USA sono interessati sempre di più nel appoggio della stabilità politica, economica e sociale dei paesi-fornitori… Diminuendo la natalità in quei paesi, noi potremo migliorare le prospettive di tale stabilità, perciò la politica nel settore di popolazione diventa molto importante per il mantenimento degli interessi economici degli USA… Una veloce crescita della popolazione nei paesi di sviluppo” crea “una minaccia per la sicurezza nazionale degli USA… le situazioni di crisi sono meno probabili nelle condizioni di una bassa o negativa crescita di popolazione”. A questo scopo è stata prevista la diffusione dei “Servizi di pianificazione di famiglia”, sotto il finto interesse per “la preoccupazione per lo stato di famiglia in totale, e non solo della funzione produttiva… L’integrazione “della pianificazione di famiglia” nel sistema sanitario dei paesi ci permetterà di respingere l’accusa che gli Stati Uniti sono più interessati nella diminuzione della popolazione nei paesi di sviluppo, che assicurarli un futuro migliore”.

     Tra i rimedi sono stati proposti la propaganda dei contraccettivi, delle famiglie con pochi figli, dei matrimoni tardivi, nonché della “sterilizzazione femminile e quella maschile”. Questo deve essere l’uno degli scopi del lavoro dell’Agenzia Americana per lo Sviluppo Internazionale (la quale ha partecipato con tanto successo nelle “riforme alla russa”). Al fine di occultare questi scopi, l’amministrazione di questa attività è stata assegnata alle organizzazioni internazionali, compreso il Fondo di popolazione (dell'ONU).



     Nonostante questi piani di anticipazione, gli USA, grazie alla sua avarizia, portano ad una immancabile bancarotta tutto il suo sistema parassitario, che succhia non solo i paesi poveri, ma anche il futuro degli stessi Stati Uniti creando un crescente buco dei debiti, nel quale prima o poi gli USA dovranno sprofondare. La causa di questo diventerà una delle “leggi necessari” dell’economia capitalista, che prima era utile.

     La particolarità del capitalismo, in conformità ai sistemi precedenti di produzione, consiste nel fatto che l’uso più efficace è diventato (in senso di circolazione e utilità) non solo dei valori materiali, ma anche di quelli futuri “presi in prestito” nel presente. Su questo principio storicamente si è sviluppato il sistema di credito bancario, che consiste non solo nell’arte di attrazione dei mezzi di altrui (per finanziare i progetti con il successivo pagamento dagli utili futuri), ma anche nell’arte di rilascio per questo scopo dei mezzi virtuali delle stesse banche. L’affare bancario, presso il capitalismo, è diventato la manipolazione dei mezzi dei terzi, compreso quelli virtuali: nessuna banca ha tanti soldi per pagare tutti i risparmi dei clienti (secondo la legge sono necessari soltanto i 10-15% circa).

     Tuttavia il meccanismo economico virtuale che consiste nei complicatissimi intrecci di crediti fra di loro (per saldare i debiti, le persone e le ditte private prendono i crediti dalle banche, le banche li prendono l’una dall’altra e dall’avente il diritto di emissione, la Banca Centrale, dalla stessa Banca prende debiti il Governo) in totale funziona bene, a patto che i banchieri finanzino i progetto validi e osservino il senso di misura dei propri appetiti.

     Questo gioco economico esigeva un affine accordo tra i bancari della casta internazionale, che è nata dalle dinastie ebrei bancarie imparentate tra di loro – come lo descrive il banchiere G.Attalì nei suoi libri. Questa casta degli strozzini che “fa i soldi da niente” e che controlla tutti i flussi finanziari del mondo, costituisce la base del “Governo Mondiale”.

     In questo modo l’uno dei “principi necessari” dell'economia occidentale è diventata la vita in prestito, cioè in debito con il proprio futuro, e la continua crescita di questo debito. Il valore di qualsiasi debito viene messo nel prezzo dei beni e dei servizi prodotti dal debitore, in questo modo tutti i consumatori pagano la tassa nascosta in questo modo ai banchieri-strozzini – così si effettua la ridistribuzione degli utili dagli strati poveri della popolazione verso quelli ricchi, che vivono sugli interessi al capitale.

     Persino nei tempi crudeli del Vecchio Testamento, al fine di evitare la crescita dei debiti, autodistruttiva per la società, era imposto una volta in sette anni perdonare tutti i debiti accumulati. Nei nostri giorni sia i crediti che i debiti sono diventati una forma globale del potere, schiavismo e sfruttamento in qualità di una “norma indiscutibile”.

     Contemporaneamente sono cresciute le possibilità del “Governo Mondiale” di far fuori concorrenti ed arricchirsi con le manipolazioni di cambio di valute e azioni – mediante la creazione artificiale degli avvenimenti importanti, che incidono sulla borsa (“i giorni neri” in borsa, catastrofi, cambio dei governi, atti terroristici, guerre ecc.). Cioè, l’economia sempre di più viene amministrata dal “Governo Mondiale” con il metodo di previsione – e non importa, se il cambio del dollaro o di qualsiasi azione era positivo o negativo, se la produzione aumentava o diminuiva – conoscendo le conseguenze, si può ricevere gli utili in ogni caso.

     Per esempio, la crisi della borsa americana nel 1929 e la conseguente depressione degli anno 30’, come anche le guerre mondiali, hanno distrutto la maggior parte dell’economia mondiale, nello stesso momento hanno solidificato il potere del “Governo Mondiale” ed hanno moltiplicato le loro ricchezze. Nei nostri tempi con la manipolazione della borsa si può abbattere le valute nazionali e le economie di interi paesi, che dipendono dal mercato mondiale e non hanno i mezzi per difendersi da tali armi.

     Perciò, se si può parlare dello sviluppo del capitalismo, dapprima il suo motore era l’accumulo e l’utilizzo più efficace dei valori reali, con l’utilizzo di quelli virtuali in qualità di ausiliari nelle operazioni bancarie, ma nella seconda metà del XX° secolo la parte virtuale ha cominciato a prevalere sempre di più su quella reale. Dopo il rifiuto degli USA, nel 1971, della copertura di dollaro, il suo cambio è diventato dipendente dalla potenza politica degli USA, ed i cambi delle azioni delle compagnie più grandi – non dal loro valore reale, ma dalla “capitalizzazione”, artificialmente gonfiata negli occhi del resto del mondo, per giustificare il cambio non equivalente. Alla fine del XX° secolo la bolla speculativa mondiale delle operazioni valutarie, creata dagli USA, ha raggiunto 300 trilioni di dollari, con il volume della produzione mondiale non più di 40 trilioni di dollari. Cioè, la maggioranza delle operazioni nelle borse mondiali erano destinati non per garantire il commercio ed investimenti, ma erano in realtà dei tentativi di speculazione per guadagnare sui cambi delle azioni e valute.

     In questo è stato abile specialmente Soros, il quale paragona la propria professione con l'alchimia, con una differenza: “Gli alchemici hanno fatto un grosso sbaglio cercando di trasformare i metalli semplici in oro con esorcismi. L’alchimia non funziona, con gli elementi chimici. Però funziona sul mercati finanziari, perché gli esorcismi possono influire sui decisioni delle persone che formano l’andamento degli avvenimenti”.

     I metodi di “alchimia” consistono anche nel fatto che nel business finanziario c'è sempre la presentazione di rendiconti inattendibile e la disinformazione della società con le “buone notizie”, compreso quelli del livello nazionale del sistema Federale di Riserva degli USA, al fine di mascherare la sostanza parassitaria dell’economia degli USA ed il suo stato pericoloso. I problemi, in questa economia, vengono risolti spesso non con i mezzi economici, ma quelli di propaganda.

     Allora, la semplicità del metodo “alchemico” di arricchirsi del “Governo Mondiale”, da una parte, ha garantito il suo potere mondiale; ma dall’altra parte la sua avidità ha gonfiato la bolla virtuale dell’economia americana in tal modo che la sua diminuzione, in conformità ai valori reali, è diventata impossibile senza la sua distruzione. In altre parole, nell’economia del leader del mondo occidentale le forze produttive hanno ceduto il loro posto alle forze parassitarie, facendola diventare una piramide speculativa, che prima o poi dovrà crollare. (E’ molto simbolico il fatto che questa piramide, anche se nell’altro senso – in qualità del gerarchia massonica occultista del potere mondiale – è rappresentata sulla banconota da 1 dollaro: "Бог шельму метит" – "Dio marca il canaglia").

     Soros, per esempio, vede la pericolosità di questo sistema e per questa ragione ha deciso di farsi davanti in qualità di profeta della crisi futura: “E’ poco probabile che il mercato globale basato sulle preposizioni false possa sopravivere. La bancarotta del sistema di mercato globale potrà essere un avvenimento traumatico con le conseguenze impensabili. Tuttavia, per me è più facile immaginale questo che immaginare la conservazione del regime esistente”. Nell’altro suo libro scritto più tardi lui scrive persino del “fondamentalismo di mercato” e che lui “stesso, senza volere…, rappresenta per l'aperta comunità globale una minaccia molto più grande e terribile di quella rappresentata dal comunismo o dal socialismo”.

     Il crollo dell’URSS e l’esportazione dall’esso in Occidente degli enormi valori reali in cambio alla carta verde che ha inondato il mercato russo aperto, hanno allungato l’esistenza di questa piramide, però anche le sue dimensioni sono cresciute. Il costo di borsa delle azioni di molte compagnie ha aumentato di centinaia di volte rispetto al valore reale dei loro beni e dei mezzi investiti (perché le tecnologie nuove sono state pubblicizzate in qualità degli enormi guadagni futuri).




     Secondo le dati del Sistema Federale di Riserva degli USA il debito statale degli USA nel 2000 è cresciuto fino a 5 trilioni di dollari, ed il debito totale dell’economia americana (la somma dei debiti presi e non pagati) è aumentata da 1 trilione di dollari nel 1964 a 25,7 trilioni di dollari nel 1999, e nel primo trimestre del 2001 era già 28 trilioni, superando così tre volte il PIL. L’aumento medio annuale del debito è del 10% che supera di molto la crescita del PIL (circa del 4,5%), ed è accelerato negli ultimi anni. La crescita annuale della massa monetaria è del 10%, ed anche essa supera la crescita del PIL: i dollari in eccesso sono stati espulsi fuori il confine. Il deficit del bilancia di pagamento alla fine del 2000 è arrivato a 420 miliardi di dollari. L’eccedenza dell’importazione sull’esportazione del 35% gli USA la coprono con l’esportazione dei suoi obbligazioni sotto la forma delle cifre elettroniche e la carta verde – la sua merce principale di esportazione. Vale a dire che gli USA costringono gli altri paesi (soprattutto Giappone ed Europa che hanno i bilanci positivi) a fornire la merce agli USA in prestito.

     L’arrivo del “terzo millennio” è stato una soglia psicologica, dalla quale la menzogna virtuale dell’economia mondiale americanizzata ha cominciato, dall’accumulata quantità, a trasformarsi in una nuova qualità – nella fase dell’autodistruzione della piramide. Ma visto il fatto, che le azioni gonfiate ed i dollari americani si sono estesi su tutti i mercati mondiali, questo significa anche il fatto di una distruzione di tutte le economie dei paesi sviluppati (a proposito, meno “sviluppato” sia il paese, e meno danni avrà in futuro).

     Già nell’autunno del 1999, e poi nel dicembre del 2000 e in primavera del 2001 si sono verificati dei grandi crolli in borsa americana, i quali ogni volta diminuivano il valore gonfiato delle azioni di 1-3 trilioni dei dollari virtuali. Allora ha avuto l’inizio l’onda delle bancarotte e della crescita di disoccupazione. Il livello d’imprenditoria, nell’industria degli USA all’inizio del 2001, è calato fino al livello più basso negli ultimi 10 anni. Nel terzo trimestre del 2001 l’economia è entrata nella zona di crescita negativa: il PIL è diminuito del 1,3%. Tra gli economisti più spesso si è dimostrata la diffidenza verso il dollaro in qualità di valuta mondiale. Durante il 2001 il Sistema Federale di Riserva per nove volte ha abbassato gli interessi cercando di animare l’economia con i crediti di basso prezzo, ma non c’erano ormai i mezzi economici per evitare il crollo.

     Lo capivano gli economisti onesti. Uno di loro nel maggio 2001 ha scritto che ci sarà un crollo economico mondiale, perché “il sistema internazionale mondiale è arrivato al suo limite… Questo sistema somiglia a casinò con la frode sistematico… Il suo unico scopo era l’arricchimento della minoranza degli azionisti dei concerni transnazionali… Il potere del dollaro si basa sul suo debito e perciò, secondo la determinazione, è costruito sulla sabbia… Una volta ognuno dovrà pagare i debiti, con gli interessi e con gli interessi su interessi, oppure dichiarare la bancarotta”.

     Nel 2001 è diventato chiaro per tutti il fatto che c’è bisogno di un intervento politico straordinario del “Governo Mondiale” per salvare la situazione con il metodo “dell’uovo di Colombo” e per la risoluzione contemporanea dei più problemi intrecciati tra di loro (come segue), che porteranno tutto lo sviluppo mondiale in un’epoca completamente nuova:

     - Anticipare il crollo naturale del sistema economico americano mascherando il difetto interno con l’aiuto di alcuni avvenimenti di forza maggiore, come una catastrofe grandiosa oppure una guerra. Questo, da una parte, giustificherà le enorme perdite previste nell’economia, e dall’altra parte, permetterà di farla passare da libera a mobilizzata, quando davanti ad un “pericolo esterno” ci si chiudono gli occhi sulle perdite materiali e quelle sociali a vantaggio dello spirito patriottico.

     - Installare il controllo su tutte le riserve del pianeta e con l’aiuto di queste superare il proprio crollo economico. Siccome altri paesi non saranno pronti a cedere al “Governo Mondiale” le proprie risorse volontariamente, questo, lo bisognerà fare con l’uso della forza. A questo scopo è più facile usare l’accusa di aggressione (oppure di minaccia di aggressione) delle forze ed i paesi che sono collocate nelle zone importanti economicamente e geologicamente, per impossessarsi di loro. Le fonti di “aggressione”, od altri pretesti per l’intervento, sarà meglio prepararli anticipatamente (e sempre è stato così). Il livello di violenza può essere dosato in conformità alla necessità concreta.

     - Contemporaneamente si può risolvere il vecchio problema di sovraffollamento del pianeta: diminuire di alcune volte il numero dei consumatori inutili che usano le risorse ed inquinano l’atmosfera; cioè limitare il numero della popolazione mondiale fino ad un numero ottimale che serve per servire la parte scelta dell’umanità. A questo scopo si può usare la fame artificiale, oppure le armi biologiche dalle azioni predeterminatesotto la forma di epidemie etc. (In questo pianificato genocidio dell’umanità si potrebbe dubitare se non sapesse il codice giudeo “Shulhan Aruh”***).




     Prevedendo questo periodo di storia Bsezhinskij, ancora nel 1968, ha cominciato il suo lavoro “L’America nell’epoca tecnotronnica” con le parole: “Stiamo vivendo un epoca rivoluzionaria particolare: stiamo entrando nella fase di una nuova metamorfosi nella storia umana. Il mondo sta sulla soglia di trasformazione, che per le sue conseguenze storiche ed umane sarà più drammatica di quella provocata dalle Rivoluzioni Francese o quella Bolshevica… Nel 2000 riconosceranno che Robespiero e Lenin sono stati dei riformatori docili”. L’anno 2000 è stato indicato, certamente, simbolicamente, ma la veridicità di questa profezia è evidente.

     Tutto questo dovrà creare effettivamente una nuova epoca della storia: Il Nuovo Ordine Mondiale**** con l’unico Governo Mondiale e l’unica struttura economica***** (la stessa sarà l’unica ideologia ed il mezzo del globale controllo totale). Vale a dire, il “Governo Mondiale” uscirà da dietro le quinte e realizzerà il suo sogno secolare del potere globale. In questo caso lo sviluppo mondiale è arrivato fino ad un punto critico quando la stessa crisi economica costringe il “Governo Mondiale” a fare questa strada come l’unica possibile. Lui non ha già la scelta: guerra o pace. E’ rimasto da fare l’unico passo: la guerra al mondo. Possibilmente, tutto.



pag. 690.

     …“Noi non dobbiamo dimenticare, che gli stessi USA è il paese terrorista pilota… Gli USA è l’unico paese che è stato condannato dal Tribunale Internazionale (d’Aia nel 1986 a proposito dell’aggressione dell’America in Nicaragua) per la realizzazione degli atti terroristici, ed è l’unico paese che ha rifiutato la Mozione dell’ONU che invoca tutti i paesi del mondo di rispettare le norme del diritto internazionali”.

     Poi il Homskij elenca gli esempi dell’aggressione degli USA nei vari paesi, il che è costato la vita ai milioni di persone (“l’appoggio dell’Israele nei suoi crimini – è ancora un’altro esempio a tutto ciò”) e ricorda ai semplici americani che loro, come contribuenti, che appoggiano questa politica, si assumono la responsabilità per essa, perchè il numero delle vittime della politica americana supera di gran lunga il numero delle vittime dell’11 settembre… (e di quest'atto terroristico, ne rapleremo sull'altra pagina, la successiva)


pag. 696.

     “… Durante le analisi degli avvenimenti politici permettetemi tenere conto sul fatto chi ha il vantaggio e chi perde, e dove ci sono le coincidenze casuali. Nel caso di dubbio è sempre utile dare uno sguardo alla mappa politica del mondo per vedere dove si trovano le ricchezze naturali e le vie per esse. Allora, mettete sopra la mappa delle guerre civili e dei focolai dei disordini di massa – loro coincidono” (fon Bülov, lo statista tedesco).


Gli Usa in Iraq

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* - il “Governo Mondiale” – così chiamano i russi un governo segreto che agisce attraverso il governo degli USA che governa il mondo.

** - uno che fa parte di questo “Governo Mondiale” segreto.

*** - è il codice facente parte del Talmud che prescrive agli ebrei di riconoscere i non-ebrei come le persone di seconda scelta e trattarli come trattano gli animali: con cura ed inganno, basta che quest’ultimi non si accorgano. Per esempio, c’è una frase che dice che il Dio abbia creato gli non-ebrei sotto la forma di persone solo perché non siano ripugnanti per gli ebrei che accettano i loro servizi.

****- New Age, oppure, com’è scritto sulla banconota verde “Novus Ordo Seclorum”.

***** - Vedi l’Apocalisse.


Un appello a Obama di una vecchietta russa -

https://www.youtube.com/watch?v=KQ2TmOpD5UM


Dearest President Obama!
I appeal to you, a simple grandma
from Orenburg, the steppe province,
I'll talk to you in good conscience!

Stop, my dear, your angry flood,
You will choke on someone else's blood!
Our kids are not guilty to answer for
the rich that have waged this war!

Angry demons have crept into your head.
You will choke on Russians like I said!
Forgive me, Obama, you have no idea
that even my relatives live in Crimea!

Whatever you say, whatever you vote
Crimea was ever for Russia, note!
You say: "Democracy" again and again
but you are with the fascist brethren!

Be careful with Bandera followers
I know these ugly-mugged warriors.
They came to our village anytime!
They didn't hesitate to kill anyone!

I'm talking like your own grandma:
too much anger in you, dear Obama!
If you would only pray and repent
you wouldn't toil yourself, you'll be content!

And I promise to you and I swear
to say in the temple of God a prayer.
Reconcile with Vladimir, try,
so that all the fascist scum die!

Obamushka, come to me, to our area!
We'll pray together for America.
I'll introduce you to our church Father!
You will wash your face with holy water!

I'll make pancakes when you are here!
Do not go to war, my dear!
Дорогой президент Обамушка!
Обращается к тебе простая бабушка!
Со степной Оренбургской области,
Говорить с тобой буду по совести!

Что ж вы, милые, все не уймётеся,
Вы же кровью чужой захлебнётеся!
Детки наши не виноватые,
Что войну учинили богатые!

Бесы в головы вам закралися,
Только русскими ты подавишься!
Ты, Обамушка, уж прости меня,
Но в Крыму живёт и моя родня!

Как бы тута не голосили вы -
Крым – то был всегда за Россиею!
Говоришь ты все - демократия,
Но с тобою фашистская братия!

Ты с бандерами осторожнее -
Я знакома с этими рожами -
Как в деревни они заявлялися,
Никого убивать не стеснялися!

Говорю, как родная бабушка,
Злости много в тебе, Обамушка!
Помолился бы, да покаялся,
Ты бы так, горемычный не маялся!

И тебе обещаю, клянуся я,
В храме Божием помолюся я.
Чтоб фашистскому сдохнуть отродию,
Помирился бы ты с Володею!

Приезжай ко мне в гости, Обамушка,
Познакомлю тебя с нашим Батюшкой!
За Америку вместе помолимся,
Да святою водою умоемся!

Я блинов тебе напеку, родной!
Не ходил бы ты на людей войной!

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