DOMANDA di Paolo del 1° Gennaio 2018:

Carissimi, dopo tanto tempo ho ritrovato il vostro sito e sono estremamente felice! Da circa un anno ho iniziato a frequentare la liturgia nella Chiesa Ortodossa Rumena a Brescia, che dista 30 km dal mio paese. A Brescia non ci sono liturgie in italiano. Sto incontrando molte difficoltà, ve le elenco così senza commentarle: io sono italiano e seguire la liturgia in lingua rumena non è facile, anche se ho un libretto con la traduzione e seguo così la liturgia, ma non è facile. Il sacerdote rumeno mi ha detto che sono il benvenuto nella sua chiesa ma non ha tempo da dedicarmi personalmente perché dice che è molto impegnato (sta anche costruendo una chiesa ortodossa a Brescia) perché ci sono tanti i rumeni nella sua parrocchia, e non può essere il mio padre spirituale. Senza una guida mi sento molto solo e con fatica avanzo nella mia crescita spirituale. Mia moglie molto cattolica, anche se molto comprensiva, non è molto d’accordo con la scelta di seguire la via dell’Ortodossia. I miei figli non capiscono la mia scelta, anche se la rispettano. Io sento di essere sulla strada giusta ma è davvero faticoso e la solitudine spirituale è una grande prova, ma sia fatta la volontà di Dio. Vi chiedo una preghiera per me e per la mia famiglia e in modo particolare per il mio nipote (di un anno) di nome Elia. Grazie, vostro fratello in Cristo, Paolo


RISPOSTA:

Caro in Dio fratello Paolo,
si', possiamo immaginare le Sue difficolta' sia nel freguentare una chiesa ortodossa in Italia, sia in famiglia, dove Lei sarebbe l'unico fedele ortodosso... Che Dio L'auti.
Quando si leggono le lettere come la Sua, vengono subito in mente le parole di Gesu' Cristo:
"Non pensate ch’Io sia venuto a metter pace sulla terra; non son venuto a metter pace, ma spada. Perché son venuto a dividere il figlio da suo padre, e la figlia da sua madre, e la nuora dalla suocera; e i nemici dell’uomo saranno quelli stessi di casa sua." (Matteo 10:34-36) e "Se hanno perseguitato Me, perseguiteranno anche voi" (Giov.15:20)
Percio', caro Paolo, l'unica cosa che sia da fare e' perseverare nella Sua giusta scelta e prepararsi agli incomprensioni, rimproveri, battute e persino scenate... tutto questo, avvera', e' solo all'inizio le persone non credenti o comunque non ortodossi "portano pazienza"...
Ma Lei, della pazienza, la dovra' avere dieci volte tanto, e non solo per il bene proprio, ma appunto, per il bene dei Suoi cari, che vedendoLa irremovibile, cominceranno a credere che in giusto sia Lei, e non loro. Ma chissa' quanti anni passeranno prima che cio' succedera'... L'ultima frase citata ha anche la fine che da' una speranza: "Se hanno osservato la Mia parola, osserveranno anche la vostra."

A proposito posso riportare un piccolo racconto dello Starez Paissij Agiorita che ha raccontato di un musulmano ch'era diventato ortodosso; era una persona semplice che non capiva un gran che', ma dopo aver letto i Vangeli, ha capito tre cose - che bisogna amare, pazientare e pregare. Tutti i musulmani del suo villaggio si sono accaniti contro di lui, ed anche tutta la sua famiglia, ma lui faceva le tre cose che aveva capito: amava tutti, pazientava quando lo rimproveravano e picchiavano, e pregava. Alla fine, molti del suo villaggio erano diventati ortodossi grazie a lui.
Percio' pur rendendo conto di cio' La aspetta, finiamo con l'incorraggiamento di diventare come una roccia... alla fin dei conti, se Lei aveva capito che solo nell'Ortodossia potra' salvare l'animo per la vita futura (infatti, e' cosi'), allora, che via d'uscita abbia, tranne che persistere nella fede giusta?

Meno male che aveva ritrovato il nostro sito, solo che da allora sono cambiate tante cose, a parte che il ns. sito di prima e' stato bloccato dagli ecumenisti, c'e' anche un'altra cosa poco gradevole: il p. Antonio sempre per le ragioni di ecumenismo addottato dalla chiesa ortodossa russa quella ufficiale, ha dovuto lasciare il Monastero ed ora non puo' piu' partecipare al lavoro del sito. Rimango solo io, anche io l'ex segretaria della Rappresentanza del Monastero ad Arcangelo, che traduceva i testi del sito.

Se posso esserLe utile, saro' ben felice di farlo. Per le lettere private, Invece che sul sito, puo' scrivere alla mail del sito monasterosija@mail.ru 
Quella, e' nelle mie mani, invece questo sito e' su un'area non russa (al fine di evitare altri blocchi), ma non e' la mia.

Alla fine, preghiamo dietro la Sua richiesta:
"Signore Gesu' Cristo, Figlio di Dio, abbi misericordia dei cari del Tuo servo Paolo e portali tutti sulla via di salvezza che li portera' a Te. Amin."

Con l'amore in Cristo, Elena.


DOMANDA di Salvo del 24 Luglio 2018:

Caro e santo San Charbel tu conosci i miei problemi, le mie angustie, i miei pensieri sofferenti, ......

RISPOSTA:

Caro Salvo, Lei non avrà letto bene il nostro sito. Il monaco libanese Sharbel non può essere un santo, perchè era un eretico. Delle prove, ne può leggere nel nostro sito alla pagina https://monasterortodosso.site123.me/l-ortodossia-e-il-cattolicesimo-cosa-ci-divide/sharbel-il-maronita-san-charbel-giuseppe-makhluf  

Tenga presente, che la fede sbagliata, le opinioni sbagliate portano anche ad una vita sbagliata, sotto punto di vista di salvezza dell'animo. Stia attento; noi Le auguriamo la salvezza  eterna. Ma deve rivedere molte cose...


DOMANDA di Anna del 18 Agosto 2018:

Buongiorno. Sto cercando un sito per i miei figli adolescenti dove loro possono conoscere ragazzi della loro età. siamo ortodossi e viviamo in Italia. Aiutateci dandoci un vostro consiglio. ne saremo molto grati. 

RISPOSTA:

Cara in Cristo Anna, le conoscenze che servono ai bambini sono quelle del cortile, con le persone vive. Stare davanti a computer per fare conoscenze non è assolutamente una cosa da fare nell'età giovanile. 

Ma se Lei vuole ampliare le conoscenze dei Suoi figli sull'Ortodossia, ce ne sono tanti siti qui: 

http://www.cristianesimo-ortodosso.com

Ed invece dovrebbe essere molto allarmata nel caso i Suoi figli cominciano a "frequentare" i gruppi virtuali dei giovani: nella rete ci sono dei siti fatti apposta per auruolare i giovani nelle varie sette o gruppi distruttivi. Che Dio ci riguarda!



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