Consigli spirituali 

degli starez russi




     Non cercate gli indovini che vi predicono il futuro, perché oltre a Dio nessuno può conoscerlo. Il Signore è forte sia nel fissare che annullare il minuto della morte, come possiamo vedere anche nella Bibbia: gli abitanti di Ninive per mezzo della preghiera, del digiuno e degli atti buoni avevano ottenuto la remissione dei loro peccati, e la stessa morte predetta dal profeta Giona, è stata annullata. Perciò chi rispetta con la fede i giorni ed i periodi di digiuno, le preghiere mattutine e serali, sarà messo dal Signore nel numero dei giusti, ma chi non rispetta i digiuni è maledetto sui Concili Cattolici che possiamo vedere nel Messale.

Starez Gheòrghij (Giorgio), il Recluso di Zadòn


     Pensa sempre e dì a te stesso che non rimarrai, in questo mondo, oltre a questo giorno, e non peccherai. Sia di giorno sia di notte piangi sui tuoi peccati.

StarezAndronìk (Lukash) Glìnskij


     Cerca di vivere nel modo più semplice possibile, come un bambino. Il Signore è capace di amare in tale misura che non ti puoi nemmeno immaginare. Nonostante siamo dei peccatori, vai lo stesso dal Signore e chiedi scusa. Non ti scoraggiare, sii come un bambino. Il bambino, anche se romperà un vaso molto caro, andrà dal padre piangendo e il padre, vedendo il proprio bambino piangente, dimenticherà il vaso caro. Prenderà il bambino in braccio e comincerà lui stesso a calmarlo finché non smetterà di piangere. Così anche il Signore, quando noi commettiamo anche i peccati mortali, Lui lo stesso aspetta pazientemente che veniamo da Lui con il pentimento.

Starez Afinoghèn (nello schima Agapij) Pskòvo-Peciòrskij


     Ti assalgono i pensieri (cattivi - ndr.) - cacciali via: "Non vi accolgo; mi inchino davanti alla Tua Croce, Signore, e canto la Tua resurrezione," - tutto qui.

Beato Alèksij di Mosca (Meciòv)


     Alla domanda se bisogna chiedere scusa a chi hai inflitto un dispiacere. Bisogna saper ragionare ed esaminare le persone ed i casi, la disposizione delle prime e l'importanza dei secondi. Se qualcuno è stato offeso da te e tu sai che lui raccoglierà con l'amore le tue scuse, allora puoi chiederle, soprattutto se l'hai offeso bruscamente. Ma questo non ti sarà possibile farlo finché tu stesso non ti renderai conto della tua colpa e non la rimpiangerai sinceramente. Ma se sai che le persone che hai offeso accoglieranno le tue scuse con le beffe, allora non bisogna farle, ma soltanto pentirsi nel profondo del cuore, chiedere scusa mentalmente e tranquillizzarsi in tal modo.   

Beato Macarij di Optina.


     Ecco, amico, come ti consiglio di leggere le Sacre Scritture: prima di tutto fai una preghiera a Dio perché Lui ti apra la mente per capire le Sacre Scritture; quello che capirai - cerca di eseguire nella tua vita, quello che non capirai - lascia stare e vai avanti. Così consigliano i Padri Santi: le Sacre Scritture bisogna leggerle non per la sapienza, ma per salvare l'anima. L'investigazione dell'inconcepibile fa parte dell'orgoglio.

Starez Schiigumeno Ioànn (Giovanni) di Valaàm (Alekseèv).


     Tutti vorrebbero avere la pace (nell'animo - ndr.), ma non sanno come arrivarci. Il Paìssij il Grande si irritava e pregava Dio di liberarlo dalla stizza. Gli è apparso il Signore e gli ha detto: "Paìssij, se non vuoi irritarti, non volere niente, non giudicare nessuno e non odiare nessuno, e non avrai stizza". Così anche qualsiasi persona, se taglia la propria volontà davanti a Dio e davanti alla gente, avrà sempre la pace nell'animo, ma chi ama seguire la propria volontà, non avrà mai la pace.

Beato Silvano del Monte Athos


     Seminando attorno a noi i semi dell'amore e della misericordia, è come se noi legassimo Dio per restituirci la misericordia. Con quello che diamo ad un povero, ad un affamato, ad un bisognoso, con quello che facciamo per un sofferente, un piangente, consolandolo - ci attiriamo addosso la benedizione di Dio. E' detto nelle Scritture di Dio: "Chi fa la carità al povero fa un prestito al Signore..." (Pr. 19. 17). Ed il Signore restituisce sempre con la Sua ricompensa generosa da padre.E' beato chi si ricorda del povero! Nel giorno avverso lo salverà Dio! Dio lo sosterrà e gli salverà la vita...Dio lo rafforzerà sul letto di malattia.Ecco come sono i frutti di questa virtù, di questo sacro comandamento della nostra legge cristiana sull'amore e sulla misericordia mostrata a tutti noi dal nostro Signore Gesù Cristo per osservarla fermamente nella vita terrena.

Starez Feofil (Rossòha)


     Ringraziate il Signore per i dolori ancora di più che per le gioie, perché i dolori sono il pegno matrimoniale tra l'anima umana e Dio; sono il dono prezioso del Signore crocifisso per noi, lasciato da Lui in eredità e in benedizione ai Suoi discepoli, agli apostoli, ai martiri ed a tutti i santi. Senza i dolori, non si entra in Paradiso.

Starez del Monte Athos Arsènij (Mìnin)


     Molti vogliono sapere cosa succede negli altri paesi, ma cosa succede nel loro animo, non lo sanno e non ci pensano. Ma la conoscenza di sé stessi, della propria peccaminosità è l'inizio della salvezza. Per poter meglio conoscere se stessi bisogna controllare costantemente non solo le proprie parole e i propri atti, ma anche i propri pensieri, i propri sentimenti ed i propri desideri perché sono le radici delle nostre parole e dei nostri atti. Per imparare a non giudicare gli altri, dobbiamo ogni volta fare subito una preghiera a favore del peccatore perché Dio lo corregga, bisogna sospirare per prossimo, e con questo, sospirare anche per noi stessi.

Beato Simeon (ZhèlninPskòvo-Peciòrskij


 

     Se le persone toccheranno il vostro ego e il vostro orgoglio, consideratele, chiunque sia, inviati di Dio che mettono il morso al vostro vizio dell'anima, e non vi arrabbiate con loro, invece ringraziate Dio perché Lui, misericordiosamente, vi pone un caso benevolo per l'acquisto dell'umiltà.

     I malati non rimproverano i loro chirurghi quando tagliano via dai loro corpi le piaghe purulenti, ma anche se a malavoglia, sopportano l'operazione; altrettanto anche voi, facendo la preghiera di Gesù, nonostante sia difficile sopportare l'offesa al vostro orgoglio, sopportatela senza biasimare - e Dio vi benedirà per andare dietro Gesù Cristo e portare la Sua croce.

Starez Agapìt Nìlo-Stolòbenskij


     Il Signore è così vicino ad ognuno di noi, ci ama così fortemente che sempre è pronto ad aiutarci. Perciò, quando ti assalgono i pensieri (cattivi - ndr) rivolgiti a Dio; se senti che si alza l'ira, l'odio per qualcuno, grida alla Madre di Dio: "Ave Maria, aiutami, sono debole e non posso, ma vorrei essere buono, aiutami!" - cordialmente, con le lacrime, e dopo, come una madre corre verso il bambino quando si mette a piangere, così anche il Signore ci ama e sempre ci aiuta. E ha la cura particolare proprio dei deboli, dei peccatori, dei caduti. Lui ne ha l'attenzione particolare, come una madre di un bambino debole. Perché è venuto a salvare non i giusti, ma i peccatori. Lui tutti chiama: "Venite da Me tutti!", a tutti stende le braccia, tutti abbraccia.

Beato Alèksij di Mosca (Meciòv)


     Nessuno degli uomini può vincere le proprie passioni. Questo lo fa solo la mano dell’Onnipotente, per mezzo della forza divina. Da parte nostra dobbiamo solo mantenere la santa volontà dataci da Dio, e grazie a questa cercare di entrare nel paese della impassibilità. Ed il Supremo, senz'altro, farà l'atto eroico per chi supplica. Allora, se vuoi rinascere dalla tomba delle passioni, abbi sempre questo pensiero di volontà, nonché l'attenzione, l'attività ferma, lo zelo. Riponi la fiducia in Dio potente, Lui mostrerà la Propria forza nelle nostre debolezze, grazie alla Sua grazia, e sarai salvato.

Beato Lev Optinskij (di Optina)


     La cosa più necessaria, per la salvezza, è l'umiltà sincera, la convinzione interna che siete peggiori e più peccaminosi di tutti e di tutto; ma questo è dono di Dio e viene guadagnato con tanta fatica e sudore. Allora l'uomo nel proprio animo sente una tale pace che è indescrivibile con le parole umane. Cercate di giorno e di notte questo diamante. Una persona umile ama tutti come sé stessa, non giudica nessuno nemmeno nel pensiero, compiange tutti, a tutti augura di salvarsi, vede la propria impurità peccaminosa, e con paura pensa come ne risponderà al Giudizio Universale; però non si dispera e non si scoraggia, ma spera fermamente nel suo Creatore e Salvatore. Chi è veramente umile, se ha qualche dono Divino, come la preghiera, oppure le lacrime, oppure il digiuno, oppure qualcos'altro, lo nasconde con cura, perché le lodi umane, come le tarme o la ruggine, guastano tutto.

Glinskij Starez Serafim (Romànzev)

 

     Non ti lamentare, figliola, non farlo, come se il Signore si fosse dimenticato di te, perché se non fosse misericordioso con te, non saresti nemmeno viva. Tu non vedi la Sua bontà, perché vuoi le tue cose e preghi per le tue cose; ma il Signore sa cosa sia meglio per te e più salutare. Prega sempre di essere liberata dai dolori e dai peccati, ma alla fine della preghiera aggiungi sempre: "Ma che sia, Signore, la Tua volontà".

Beato Alèksij Zòsimovskij

 

     Non bisogna contrastare e lottare con le persone che arrecano il male, non solo con le azioni o con le parole, ma persino nei pensieri. Altrimenti, i demoni vinceranno. Per tali persone bisogna pregare. Allora il Signore accorrerà in aiuto, ed i demoni si allontaneranno.

Beato NìkonOptinskij (Beliàev)


     Una volta la gente ringraziava Dio, ma oggi ha smesso di ringraziare il Signore, ed ecco abbiamo la decadenza in tutto, i campi sono magri e sono tutti malati.

Beato Nektàrij Optinskij


     Qualsiasi dolore avrai, qualsiasi disgrazia, tu dici: "Sopporterò questo in nome di Gesù Cristo!" Dì solo questo, e starai meglio. Perché il nome di Gesù Cristo è forte, con Lui tutte le disgrazie si attutiscono, i maligni spariscono. S'attutirà anche la tua disgrazia, si calmerà la tua pusillanimità quando comincerai a ripetere il Suo dolce nome. "Signore, dammi la pazienza, la nobiltà d'animo e la mitezza! Signore, dammi di vedere i miei peccati e di non giudicare nessuno!" -  con questo è utile leggere spesso la 20a parola del S. Isacco di Siria, che porta il sollievo nel caso di pusillanimità.

Beato Antònij Optinskij (Putìlov)

 

     Noi litighiamo con il nostro prossimo perché non vogliamo rinnegare noi stessi, secondo la parola di Dio.

Beato Parfènij (Krasnopèvzev)


     Il peccato mette il suo sigillo non solo sull'anima, ma anche sull'aspetto esteriore delle persone, sul loro comportamento e sull’apparenza.

Beato Nìkon Optinskij (Beliàev)


     Chi cinguetta, non può vivere attentamente, ma si distrae sempre. Dal silenzio esterno nasce il silenzio interno, e da questo la preghiera. Come può pregare uno che si distrae? Ascoltate voi stessi. La vita attenta aiuta la preghiera e avvicina a Dio. E' detto: "Badate a voi stessi" (Luca, 21-34). Il silenzio è atto eroico. Chi si decide a quest'atto, si deve preparare ai dolori. Ma anche lo stesso silenzio non viene raggiunto presto e facilmente. Proprio per questo il silenzio è così alto ed è necessario per la salvezza dell'animo, perché "il silenzio è il mistero del secolo a venire". Chi tace si prepara alla vita futura. Lo starezMacarij lo diceva spesso.

Beato Varsonòfij Optinskij (Plehankòv)


     Scrivi che da vent'anni leggi, ascolti e ti nutri di parola di Dio, e non vedi l'utilità. E che utilità vuoi? Vuoi vederti buona in tutto e santa? Ma questo non avviene nella vita spirituale. Devi accontentarti di vedere i tuoi peccati, perché da questo piano piano, silenziosamente viene, anche se in piccola parte, l'umiltà. Le deviazioni e le passioni guariscono la nostra presunzione.

Starez di Valaàm scheigùmen Ioànn (Aleksèev)


     Sempre abbiate il ricordo della morte, e poi tenete sempre in mente il pensiero che qualsiasi cosa facciate, la fate in presenza di Dio.

Starez Feodòsij di Caucaso


     Quando scopano la stanza, non si mettono a setacciare lo sporco, ma mettono tutto in un accumulo e lo buttano via. Altrettanto devi fare anche tu. Confessa i tuoi peccati al sacerdote, e poi basta, non indugiare nel loro esame.

Beato Nìkon Optinskij


     Raccontare i vizi degli altri è peccato; perciò evita tali discorsi.

Starez Agapìt Nìlo-Stolòbenskij


     Noi non dobbiamo arrabbiarci con la gente che ci arreca i dolori, perché sono i nostri migliori benefattori che ci indicano i nostri lati deboli dei quali noi, forse, non ci accorgevamo. Perciò dobbiamo comportarci con questa gente in modo amichevole e pregare per loro. Il comportamento umile fa miracoli.

Beato Varsonòfij Optinskij (Plehankòv)


     In tutti i problemi difficili prendi come regola l'insegnamento dei Padri Santi: se devi scegliere fra i due mali, scegli quello minore, e tra le due virtù scegli quella maggiore. Certamente, prima di scegliere, prega affinché Dio t'illumini.

Starez di Valaàm scheigùmen Ioànn (Aleksèev)


     Nella tristezza (depressione-ndr.) costringi sia il cuore sia la lingua a pregare in questo modo: "Signore, salvami, sto morendo!".

Starez Agapìt Nìlo-Stolòbenskij


     Cercate di raggiungere la semplicità che dà sola la vera umiltà. Ciò non si può spiegare con parole, viene raggiunto solo con l'esperienza. Vivere in Dio e per Dio si può solo nell'umiltà e nella semplicità. Cercate di raggiungere nell'umiltà l'amore semplice, santo, perfetto, che abbracci con la preghiera tutti. E imitate i vostri protettori celesti con la misericordia per i deboli, i malati, gli estranei, gli infelici, i peccatori accaniti. Cercate di ottenere la gioia celeste per potervi rallegrare con il vostro Angelo del pentimento di ogni persona perduta.

Starez Zosìma (nello schema Zaccaria)


     Dove vi è semplicità, ci sono cento angeli, dove vi è complicazione, non se ne trova uno.

Beato Ambròsij Optinsskij


     Abbiamo una Legge: se tu perdoni, questo vuol dire che anche a te il Signore perdona; e se non perdoni il fratello, vuol dire che anche il tuo peccato rimane con te.

 Beato Siluàn (Silvano) di Athos


     E' impossibile salvarsi altrimenti se non controllando severamente la propria mente.

Starez di Athos Archimandrita Kìrik


     Se, violando le Leggi di Dio, avete deriso il prossimo, o raccontato delle sue debolezze, l'avete giudicato per i peccati o per i vizi, avete odiato o sparlato, e se per questo voi siete stati castigati da Dio come rei e trasgressori delle Leggi Divine e sopportate, per mano di qualcuno dei vostri vicini, l'ira, l'odio, le offese, le calunnie, allora non considerateli nemici, ma amateli come fratelli e come i medici dei vostri vizi...

     Se, per esempio, vivendo secondo le Leggi di Dio, non avete mai calunniato o offeso nessuno ed invece voi siete stati offesi, ricordate che questo mondo è il posto dove non solo voi, ma persino lo stesso Signore Gesù Cristo ha patito, sopportato, è stato offeso, coperto di sputi, ferito, picchiato e crocifisso. Ricordandolo, non adiratevi con i vostri nemici, ma abbiate pietà di loro e pregate per loro, perché sono davvero degni di pianto perché non sanno cosa fanno. Se sapessero, poveri, che eseguono la volontà del diavolo, allora, senz'altro, avrebbero lasciato quello che stanno facendo!

     Non staccateli dal vostro amore per la loro ignoranza, ma pregate per loro come per le persone che si trovano nella corruzione e sulla strada della rovina.

Starez Agapìt Nìlo-Stolòbenskij


     Chi vuole salvarsi deve acquisire, secondo la parola di S.Varsonòfij, una grande umiltà. Per acquisirla, bisogna sapere cosa sia.

     L'umiltà consiste nel fatto che l'uomo si crede un peccatore che non fa nessuna cosa buona davanti a Dio; l'umiltà è quando l'uomo scrupolosamente serba il silenzio, quando non cerca di convincere nessuno delle sue parole, quando rinnega la propria volontà, trattiene lo sguardo, ha sempre davanti agli occhi il momento della morte, si trattiene dal dire le bugie, non pronuncia parole vuote, non contraddice gli anziani, sopporta con pazienza le offese e si sforza di sopportare la fatica e i dolori.

     Il vero umile ama tutti come sé stesso, non giudica nessuno nemmeno nei pensieri, ha compassione per tutti, augura di salvarsi a tutti, vede dentro sé stesso l'impurità spirituale e pensa con timore come ne risponderà nel Giorno del Giudizio; ma non si abbandona alla malinconia e spera fermamente nella bontà Divina.

     Il vero umile si condanna sempre, prega Dio di dargli il dono di non autogiustificarsi. Il vero umile, quando lo assalgono i pensieri cattivi, si biasima: "In un peccatore come me questi vizi sono di casa". Il vero umile si considera degno di ogni castigo per la volontà cattiva del proprio cuore. Ma lui non dispera e non corre lontano da Dio, non si dispera per la propria salvezza, ma ricorre a Colui che ha offeso e a Chi lo può castigare, con la preghiera: "Signore! Abbi pietà di me peccatore!" (Luca 18, 13). Il vero umile fa il bene a chi gli fa del male. Il vero umile dice di ogni fratello nel suo cuore: "In verità, lui è migliore di me!", e lo considera più in alto e più intelligente, e le proprie azioni benevole le considera doni di Dio. Il vero umile è estraneo all'odio, alla contraddizione, all'indocilità; è bonario, amichevole, tenero, misericordioso, calmo, ubbidiente per le cose buone, privo di malinconia, energico, laborioso, non curiosa sulle cose inconcepibili. Il vero umile sceglie per lui le cose ultime, le vesti più semplici, e tutti i lavori più difficili li esegue senza rimproveri.

Beato Simeòn Pskòvo-Peciòrskij (Zhelnìn)


     Durante tutta la vostra vita, prima di qualsiasi azione fatevi guidare dal pensiero cristiano come segue: "L'azione che vorrei fare sarà gradita a Dio? Andrà bene per la mia salvezza, non offenderà il mio prossimo?" Se, dopo in controllo severo, la vostra coscienza rimane calma, compite la vostra azione, altrimenti astenetevi dal farla.

Starez Agapìt Nìlo-Stolòbenskij


     Se vedrai che non riesci a fare tutto ciò che progettavi, dì: "Signore, abbi pietà di me!". Se bisogna fare, ma ti sei impigrito: "Signore, perdonami!". Se dimenticando del controllo giudicherai qualcuno, subito ricorri al pentimento; se farai qualcos'altro, fai lo stesso! Dopo il pentimento, cerca di non peccare, sul peccato invece non ti fermare con l'attenzione; per avere lo spirito mite, non indignarti per nessuno e per niente.

Starez Glìnskij Serafìm (Romànzev)


     Di tutte le passioni la più pericolosa e devastante per la verità e per la virtù è l'invidia.  "Con l'invidia del diavolo la morte è entrata nel mondo" (Sagg. 2,24). A causa dell'invidia il peccato si moltiplica nel mondo. Questo vizio ne genera molti altri, ed è pericoloso perché le persone che ce l'hanno lo nascondono persino a loro stesse.  Questo nemico giurato delle virtù si adira per tutto ciò che fa meravigliare le persone, e non perdona a nessuno e a niente, salvo i vizi e l'insignificanza. Bisogna diventare indegni per tutti, per poter suscitare la sua benevola attenzione e misericordia. Non esiste un male con cui non sia imparentata l'invidia... che provoca enormi immondezze.

Starez igumen Vonifàtij (Vinogràdskij)


     Più spesso possibile fatevi il segno della croce. Ricordate: "La Croce ci esalta, ed i demoni cadono. Signore, l'arma contro il diavolo ci hai dato". Con gran rammarico ho visto che alcuni semplicemente agitano la mano senza nemmeno toccare persino la fronte e le spalle. Questo è un disprezzo del segno della croce. Ricordate cosa diceva il beato Serafìm di Sarov del segno della croce giusto. Leggete le sue parole a proposito.

     Figlioli miei, ecco come bisogna farselo, con la preghiera che è l'invocazione alla Santissima Trinità. Diciamo: "Nel nome del Padre" unendo tre dita e mostrando con questo che il Dio è l'Unico, ma in tre Ipostasi. Toccando con tre dita unite la fronte santifichiamo la nostra mente, elevandoci con la preghiera al Dio Padre, Onnipotente, il Creatore degli angeli, del cielo, della terra e degli uomini, il Creatore del tutto visibile ed invisibile. E poi, toccando la parte inferiore del petto, ricordiamo le sofferenze che il Salvatore ha patito per noi e la Sua Croce, Lui, il Figlio Unigenito, Generato dal Padre e non creato. Santifichiamo il nostro cuore ed i sensi sollevandoli verso la vita terrena del Salvatore, Che è sceso dal Cielo e si è incarnato per noi uomini e per la nostra salvezza, e diciamo: "... del Figlio...". Poi toccando le spalle diciamo: "... e dello Spirito Santo". Con questo chiediamo alla Terza Persona della Santissima Trinità di non lasciarci, di santificare la nostra volontà e di aiutarci misericordiosamente perindirizzare tutte le nostre forze, tutte le nostre azioni, al ricevimento dello Spirito Santo nei nostri cuori.

     E finalmente, con l'umiltà e la devozione, con il timore di Dio e la speranza, e con l'amore profondo verso la Santissima Trinità, finiamo questa grande preghiera dicendo: "Amen", che vuol dire "è vero, che sia così". Questa preghiera è per sempre legata alla Croce, pensateci! Quante volte con dolore apprendevo che molti pronunciano questa grande preghiera meccanicamente, come se fosse non la preghiera, ma l'introduzione alle preghiere. Non lo fate mai. Questo è peccato.

Starez Zosìma (in schema Zaccaria)


     Per ciò che riguarda il fatto che lei è riluttante a confessare al sacerdote alcune cose, Le dico: i peccati mentali dei pensieri di carne non li racconti dettagliatamente, ma dica semplicemente: "Sono stato vinto dai pensieri peccaminosi carnali", e basta. Dio vede il Suo cuore che si addolora di questo. Se invece il pudore non Le permette di dirlo, allora ricorra all'umiltà e si ricordi che la piccola vergogna in questa vita davanti ad una sola persona libera dalla vergogna futura davanti a tutti gli uomini e tutti gli angeli.

Beato Makàrij Optinskij


     Qualsiasi digiuno fai, anche il più rigoroso, se sarà senza il vero pentimento, il Signore non lo accetterà. Un tale digiuno non porterà alla salvezza e nemmeno alla consolazione. L'importante è la purificazione del proprio cuore.

Starez di Valaàm Mihaìl (Pitkèvich)


     Avendo vissuto molte situazioni nella mia vita, non ho trovato niente di migliore, per la pace della mia anima, che la moderata assunzione del cibo, la permanenza sempre nello stesso posto e lo studio con devozione della parola di Dio. Questo porta l'allontanamento da tutte le persone vane, il permanente ricordo di Dio, la purificazione del cuore, l'illuminazione della mente che, penetrando nella vita dell'uomo futuro, calma l'animo con il silenzio celeste. Come l'inizio di tutti i mali è preceduto dall'acconsentimento allo stomaco e dall'affaccendamento per le cose temporanee, così la fonte dell'esercizio delle virtù e della via per la salvezza risiedenella continenza nel cibo e nell'occupazione della mente nei pensieri spirituali. L'animo di tale persona viene circondato dalla pace interiore, il girovagare dei pensieri viene annientato dal silenzio ed il cuore si calma sotto la mano divina: non si sentono, da tale persona, parole burlesche, gli occhi luccicano di lacrime, e dentro c'è il desiderio per il Signore Dioche la conduce alla salvezza.

Beato Stefàn Viàtskij


     Quando hanno domandato allo starez Geòrghij Zadònskij il Recluso: "Come sarà giudicato l'uomo?", lui ha risposto:

     - La coscienza di ogni persona si aprirà davanti a tutti e si scopriranno non solo tutte le azioni che avrà fatto ogni persona nella sua vita sulla terra, ma anche tutte le parole dette, i desideri nascosti e tutti i pensieri.

    - Ma è vero che il Signore ci giudicherà severamente per le parole ed i pensieri maligni?

     - Senz'altro, ci giudicherà, se non li annulliamo con il pentimento, con la fede e con la correzione della nostra vita".


     Se il peccatore prega Dio senza il pentimento e senza la volontà di lasciare i propri peccati, la sua preghiera non sarà ascoltata.

Starez di Athos Arsènij (Mìnin)


     La cosa più importante, per la salvezza, è la vera umiltà, cioè la convinzione interna che siamo peggiori di tutti e di tutto; ma questo è il più grande dono di Dio e viene guadagnato con molto lavoro e sudore. E allora la persona comincia a sentire nel proprio animo una grande calma indescrivibile con le parole umane. Cercate giorno e notte questo diamante. Un vero umile ama tutti come sé stesso, non giudica gli altri nemmeno nei pensieri, compatisce tutti e a tutti augura la salvezza, vede la propria impurità e pensa con timore cosa risponderà nel Giudizio Universale; però non si abbandona alla disperazione o alla depressione, ma confida nel Creatore e Salvatore. Uno veramente umile, se possiede qualche dono, come la preghiera, oppure le lacrime, oppure il digiuno o altro, lo nasconde per bene, perché la lode umana, come tarme o ruggine, guasta tutto.

Starez Glìnskij Serafìm (Romànzev)

 

     Oltre al pentimento, non c'è altra strada per la salvezza. Oggi le persone si salvano con il dolore ed il pentimento. Senza il pentimento non c'è perdono, e non c'è miglioramento, e l'animo umano perisce. Se non ci fosse il pentimento, non sarebbe stato possibile salvarsi. Nel pentimento c'è tutto il mistero della salvezza, e com'è chiaro, questo! Ma cosa facciamo? Lasciamo il pentimento indicato da Dio e ci occupiamo delle virtù false, perché sono piacevoli per i nostri sensi. E poi piano piano ci ammaliamo impercettibilmente di vanagloria. Perciò chi vuole salvarsi, deve pentirsi più spesso possibile. Nel Mistero della Confessione ci liberiamo del peso dei peccati.

Beato Simeòn Pskòvo-Peciòrskij (Zhelnin)


     Le virtù più importanti sono come segue: la confessione sincera, la convinzione di essere peggiore di tutti e il saper troncare la propria volontà.

Starez del Monte di Athos, Archimandrita Kìrik


     Quando una persona è cattiva, vuol dire in essa si trova il demonio, ma quando preghi per questa persona, il demonio fugge e la persona diventa buona.

Beato Lavrèntij di Cernìgov


     Ogni casa sia una chiesa consacrata ai nomi dei santi, i nomi dei quali portano gli abitanti di quella casa.

Il giusto Alèksij di Mosca (Mecèv)


     Le malattie ci vengono date quando non siamo capaci di fare i sacrifici. Il nostro guaio è che non abbiamo la pazienza e siamo timorosi.

Starez Glìnskij Serafìm (Romànzev)


     Il giudicare il prossimo è malattia dell'animo, e non è una cosa da niente. Chi giudica, diventa responsabile dei peccati di colui che viene giudicato.

 Starez Glìnskij Serafìm (Romànzev)

 

     Se ammettiamo che siamo dei peccatori, allora dobbiamo ammettere che meritiamo anche la condanna. E quando l'abbiamo, dobbiamo vedere in questa la mano Divina amorevole, che ci punisce ancora in questa vita, per farci evitare la condanna nell'Eternità. Perciò, invece di lamentarci, dobbiamo ringraziarLo e costringerci a lodarLo di cuore con le preghiere, per il Suo amore per noi. "Perché il Signore corregge colui ch'Egli ama, e flagella ogni figliolo ch'Egli gradisce" (Ebrei, 12, 6).

Beato Makàrij di Optina


     La sopportazione ferma dei dolori è uguale al martirio.

Beato Nìkon di Optina (Beliàev)


     Nei cuori semplici riposa lo Spirito Santo. La semplicità interna si riversa anche sulle nostre cose esterne, semplicità in tutto: nei discorsi, nell'aspetto. Non presentarti devoto, non guardare in giù, non parlare artificialmente con la voce bassa, sennò, anche se inventi il tuo aspetto con intenzioni buone, lo Spirito Santo si allontanerà da te.

Beato Parfènij (Krasnopèvzev)


     Il nemico insinua soltanto i pensieri, ma non può far niente senza il permesso di Dio e senza il nostro consenso. Perciò non acconsentire ai pensieri maligni, e non potrà far niente.

 Beato Anatòlij di Optina (Zerzàlov)


     Entrate col cuore nelle circostanze di ogni persona, tenete conto di chi si trova davanti a voi, patite con l'altro, cercate di alleggerire il peso degli altri. Questo vi darà la possibilità di far morire senza dolori il proprio ego. Allora patirete per gli altri come Gesù Cristo ha patito per tutti.

 Il giusto Alèksij di Mosca (Mecèv)

 

     Per non giudicare, dobbiamo studiare il nostro animo, cercare le proprie malattie, la propria impotenza spirituale. Conoscere sé stessi è la cosa più difficile e la più necessaria. Chi ci è riuscito, a vedere sé stesso, dicono i Padri Santi, è più in alto di quelli che abbiano visto gli Angeli.

Beato Simeòn Pskòvo-Peciòrskij (Zhelnin)


     La mancanza di ira e la semplicità sono le più importanti, tra tutte le virtù, e chiamano su di noi la misericordia di Dio.

Beato Parfènij (Kràsnopèvzev)


     La preghiera è una cosa molto importante e necessaria. Bisogna pregare sempre e in ogni luogo. Appena arriverà un pensiero cattivo, appena sentirai l'attrazione al peccato, appena vedi che sei prossimo a cadere, subito comincia a pregare il Signore e la Sua Madre... e mentre pregheremo, il pensiero cattivo svanirà. Più spesso lo faremo e più in fretta impareremo a pregare sempre. Ogni cosa, bisogna cominciare a farla con la preghiera.

 Il giusto Alèksij di Mosca (Mecèv)


     La nostra fede ci è stata portata dal Cielo, perciò non dobbiamo sottometterci alle circostanze di questa vita. Un vero cristiano ortodosso teme non la morte terrena, ma la morte eterna. La cosa peggiore di tutte è temere qualcosa più di Dio, e per questo peccare.

Starez Feodòsij di Caucaso


     Ricordate sempre: è necessario, nella vita, applicare uno sforzo personale per ottenere le virtù e per essere in contatto con Dio nella preghiera, perché Dio non prende le anime con violenza nel Suo Regno.

Starez Zosìma (Zaccaria, in Grande Abito)


     Le tentazioni del diavolo assomigliano alla ragnatela, basta soffiare e si distrugge. Ugualmente, con il nemico, il diavolo: basta farsi un segno di croce, e svaniscono tutte le tentazioni.

Beato Serafìm di Sàrov


     La vita senza dolori è segno di malevolenza di Dio verso la persona. Non bisogna invidiare quelli che vivono senza dolori, perché la loro fine è cattiva.

Beato Nìkon di Optina (Beliàev)


     Quando sei perseguitato dagli altri, non domandare, a che scopo e perché. Negli Scritti non c'è questa domanda. Lì è scritto altrimenti: "se qualcuno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, porgigli anche la sinistra. Bisogna capirlo in questo modo: se qualcuno ti disturberà o sparlerà di te senza colpa, questo significherà uno schiaffo sulla guancia destra. Non indignarti, sopporta il colpo con pazienza. Porgi anche la guancia sinistra vuol dire: ricorda tutti i peccati che hai fatto. E se, per caso, ora sei innocente, ma prima di questo hai peccato molto, allora vedrai che hai meritato questo colpo di oggi.

Beato Amvròsij di Optina


     Nessuno deve giustificare la propria stizza con la malattia, perché la stizza è frutto di orgoglio e superbia. Perché, come dice l'Apostolo Giacomo, l'ira dell'uomo non mette in opera la giustizia di Dio (Giac. 1, 20). Per non abbandonarsi alla stizza ed all'ira, non bisogna affrettarsi.

Beato Amvròsij di Optina


     Quando disturbano i pensieri paurosi dei dolori futuri, non bisogna parlare con loro, ma bisogna dire semplicemente: "Che sia fatta la volontà di Dio!". Questo calma l'animo moltissimo.

Beato Varsonòfij di Optina (Plehankòv)


     Come salvarci senza gli starez? Tutti hanno i dolori. Loro sostituiscono gli starez, perché sono permessi da Dio, e Lui conosce il cuore di ogni uomo. Nessuno potrà aiutarci e cambiare, se noi stessi non cambieremo. Bisogna cominciare dall'attenzione per la lingua e la mente. E bisogna costantemente controllarci, per giudicare noi stessi e non gli altri.

Starez Glìnskij Serafìm (Romànzev)


     Bisogna costringere se stessi, anche contro volontà, di fare del bene ai nemici personali; la cosa più importante è non vendicarsi e stare attenti a non offenderli con atteggiamento di disprezzo o umiliazione.

Beato Amvròsij di Optina


     Durante l'agitazione dell'animo e la confusione recitate le preghiere brevi, come "Signore, pietà!", "Figlio di Dio, salvami peccatore!", "Madre di Dio, aiutami!".

Starez Feofàn Novoesèrskij


     Non c'è mai stato e non ci sarà un posto, sulla terra, senza dolore e senza pensieri. Un tale posto può essere solo nel cuore umano, quando c'è Dio in esso.

Beato Nìkon di Optina (Beliàev)


     Niente mantiene meglio la pace, che vuol dire la presenza in Dio, come l'attenzione per la propria anima. In genere, la persona che conduce una vita spirituale e cerca la salvezza, deve sempre ascoltare il proprio animo, cioè notare tutti i movimenti del proprio cuore e della propria mente. Su questi veglia sempre il nemico per guastarli, e quando trova una fessura, cioè un momento in cui il padrone smette di essere attento, subito ci entra e comincia a rovistare dentro, e può fare dei danni.

Il giusto Ioànn di Kronshtàdt

 

     Bisogna sapere che c'è una legge dell'immancabile ritorno delle azioni, cioè quello che farai al tuo prossimo, buono o cattivo, tornerà sempre a te, e persino se giudicherai qualcuno mentalmente, sarà fatto a te.

Starez del Monte di Athos Archimandrita Kìrik


     Il lavoro fisico viene richiesto dai forti di corpo e dai sani, in conformità alle forze di ognuno; il lavoro mentale, la costante attenzione interna, il costante ricordo di Dio, l'amore per Lui e per il prossimo viene richiesto da tutti, anche da quelli che si trovano in una malattia grave.

Beato Nil Sòrskij


       La salvezza è possibile solo nella Chiesa. Se ti sei infilato in una corriera sovraffollata, anche se ci stai scomodo, comunque tu viaggi. Altrettanto anche una persona di chiesa: anche se ha delle tentazioni, con l'aiuto di Dio supera tutto.

Starez di Bèlgorod Ghennàdij (Grigòrij in Grand Abito)


     Bisogna temere non la peste, ma i peccati mortali, perché la morte falcia le persone anche senza la peste. Perciò tutti i problemi, bisogna consegnarli a Dio, senza la Cui volontà nemmeno un uccello muore, tanto meno una persona.

Beato Antònij di Optina (Putìlov)


Ricorda... il Signore dona secondo il cuore: 

qual'è il cuore tal'è il dono.

Beato Ioann Kronshtadtskij (Giovanni di Kronshtadt)



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