Yoga non fa diventare sani, anzi, danneggia la salute.
Yoga non fa diventare sani, anzi, danneggia la salute.
Yoga non porta alla salute, anzi, fa danni.
(preso dal libro "Yoga. Considerazione ortodossa")
Mihail Anatolievich Ieriomushkin, il Professore, il Dottore in medicina, il Capo reparto della Сultura Fisica Medicinale e della Biomeccanica Clinica del Centro di Ricerca Nazionale per la Riabiltazione e la Sanificazione presso il Ministero di Sanità della Russia.
- La Sua opinione sullo yoga nasce dalla Sua esperienza oppure dall'esperienza degli altri che praticava lo yoga?
- All'inizio, dai colloqui con la gente che praticava lo yoga, e poi, con i pazienti. Siamo usciti tutti dagli anni 80, dalle pubblicazioni sulle riviste "La scienza e la vita", "La scienza e la religione", "Tecnica della gioventù", che allora scrivevano molto di yoga. Ci sono stati tanti, a praticare lo yoga, e soprattutto gli esercizi fisici di yoga, io seguivo l'esperienza dei miei amici e vedevo i loro cambiamenti.
Mi interessava, che risultato otterranno? Perchè le persone che praticavano lo yoga si distinguevano da altre persone solo dal fatto che spendevano molto tempo per la propria salute fisica. Non si occupavano di altre cose, come per esempio, studio, creazione, ma si preoccupavano della propria salute. Oppure, un'altro estremo: praticcando gli esercizi di respiro, di meditazione, loro cominciavano ad interessarsi delle pratiche occulte, si chiudevano in un cerchio di sostenitori, ritiravano i documenti dalle università e sparivano, per i vecchi amici. Dove siano ora e che cosa sia successo con loro, non lo so.
Più tardi io, in qualità del dottore della Cultura Fisica Medicinale e della Medicina Sportiva, ho incontrato più volte le "persone-serpenti", le "persone-ragni", i pazienti che mostravano l'estrema mobilità nelle articolazioni. Tutti loro si dedicavano a vari elementi di yoga, ma in base c'era sempre una malattia sistematica dei tessuti, del tessuto connettivo, che gli permetteva di esibire i loro "doni unicali". Col passare del tempo la malattia progrediva e portava queste "persone unicali" all'invalidità.
L'altra cosa, i cosiddetti "amanti della vita sana" che abbiano deciso che lo yoga sia un set degli esercizi "sanificanti" e facciano parte di una pratica spirituale "di guarigione" che porta allo sviluppo garmonico della personalità.
Un esempio. La paziente, un'istruttrice di yoga, è stata ricoverata con una malattia infettiva sullo sfondo di una marcata magrezza. Il dottore le ha prescritto di introdurre nel menù le proteine, il che ha suscitato una forte negazione: lei come una yoghina e vegetariana, prima doveva chiedere il perdono al pollo. Ma poi, domandando il perdono anche al tacchino ed al vitello, la paziente s'è guarita.
E quello che riguarda gli amici e conoscenti che praticano lo yoga... Abbiano una buona salute? Non direi. Abbiano acquistato qualcosa di speciale? Non direi, e poi ci sono le persone più forti di loro senza praticare lo yoga. Allora, perchè la praticano? E' difficile, capirlo.
- Lei ha accennato ai pazienti che praticavano lo yoga e poi erano finiti da Lei. Che problemi avevano? Ne avrebbe lo yoga una colpa?
- Gli elementi di hatha-yoga sono gli esercizi per mobilità delle articolazioni. Possono essere fatti, ma non come un sistema, che porta a certi problemi, ma almeno come esercizi separati, quando ci sia uno scopo di aumentare la mobilità dei singoli articolazioni.
Poco fa abbiamo avuto una paziente che regolarmente fa gli esercizi di yoga. La forza dei muscoli (particolarmente della pancia) è diminuita mentre il tempo statico al carico è aumentato. Di solito è viceversa: la forza è buona mentre la resistenza è debole. Oltre a questo, la paziente ha la Sindrome posturale myoadaptive di osteocondrosi della colonna vertebrale: mentre fa i testi con gli occhi chiusi si "gira" lungo l'asse, cioè i muscoli si trovano in uno stato altamente discoordinato.
Il problema è che nello yoga tutto il sistema degli esercizi, sia pedagogico sia metodologico, non è adeguato, perciò non ha funzione salutifica, ma può fare solamente una parte di un tale sistema.
C'è un concetto - la Cultura Fisica. La Cultura Fisica Curativa fa parte di essa ed è la formazione a tappi dell'ottimale di un stereotipo di movimento del paziente. Prima si lavora con la forza, flessibilità e resistenza; poi - con la coordinazione statica e dinamica; dopo si passa al movimento - vari esercizi, manipolazioni, passo; poi si prosegue con i cosiddetti movimenti creativi (baletto etc.).
Ma gli esercizi a lungo termine di yoga, persino i più semplici, non hanno questi scopi e portano le persone chissà dove.
Nella Ginnastica Curativa c'è una regola: ogni tre mesi bisogna cambiare tutto il complesso degli esercizi. Perchè il fare gli stessi esercizi per più di sei mesi è considerato dannoso, perchè porta allo sviluppo di un solo tipo delle capacità motorie, a scapito di tutti gli altri.
- Questo, perchè appare lo squilibrio dell'attività fisica?
- Sì. Per lo squilibrio l'organismo comincia a raggrupparsi in un modo sbagliato. E proprio questo succede con le persone che fanno esercisi di yoga a lungo.
- A questo punto si potrebbe contraddire con l'ipotesi che la gente abbia trovato un cattivo istruttore di yoga.
- No, il problema è totale e tocca a tutti.
Qui si potrebbe fare un'escursione storica. Alla fine degli anni 50 l'OMS ha deciso di portare all'Occidente lo yoga, l'ayurveda, il massaggio di Thai ed altre pratiche orientali, e queste pratiche erano diventati un progetto commerciale con le raccomandazioni esotiche per la vita sana.
- Vuol dire, l'OMS ha portato queste pratiche da noi, e non le persone?
- Sì, unicamente. Il pensiero era: va bene, questo, non cura, ma fa parte di una vita sana. Allora, faremo di loro non un ramo curativo, ma un ramo che fa star bene. Ed allora, lo yoga, l'ayurveda, quigong e simili erano diventati i marchi commerciali. E se prima gli yoghi erano la parte più emarginata dell'India e con la vita più breve di qualsiasi indiano, ora lo yoga è diventato un passatempo di moda per l'elite con le riviste da forti tiraggi. Hanno fatto di yoga un prodotto commerciale ed hanno cominciato a venderlo.
Non ci sono le pretese per la maggioranza degli esercizi di yoga, anche se alcuni assani (per esempio, con le posizioni capovolte) sono sconsigliati. Tantopiù che di solito li fanno nel modo tecnicamente errato, con la testa inclinata all'indietro - questo è semplicemente dannoso e pericoloso.
Ma allora, a che servono queste pose esotiche? Quali esercizi possono sostituire che non ci siano già nella nostra Ginnastica Curativa?
- Nei manuali di yoga scrivono della manipolazione di energia, di prana... etc.
- Usare la parola "energia" oggigiorno vuol dire mostrare cattivo gusto. Se esiste un'energia, fate la sua formula fisica o matematica. E se non ci sia una formula, non c'è l'energia.
Poi, questi concetti di "energia", di "medicina orientale" in realtà non esistono. In ogni paese - Cina, India, Tailand, Birma, Giappone - l'approccio per le cure sono diversi. Persino "i meridiani" su cui scorre "l'energia" sono diversi. In Giappone c'è un detto "la saggezza cinese", è un sinonimo di stupidità che non serve a niente. Per esempio, i cinesi dicono che ci siano 3468 punti di agopuntura, i giapponesi rispondono: ce ne sono 120 e funzionano. Vuol dire 3468 punti sono la saggezza cinese.
La stessa cosa vale per gli esercizi fisici.
Ma la cosa più importante, mi ripeto, è che la concezione pedagogica e metodologica di yoga non si pone il compito di portare una persona ad una vita sana. Essa non forma un stereotipo di movimenti ottimale ed individuale per ogni persona.
Noi sappiamo che ognuno di noi ha una propria posatura, l'andamento, posizione del corpo, e nella Medicina Accademica gli esercizi vengono assimilati a questi parametri di ogni singola persona.
Lo yoga fa altrimenti. Le persone che cercano di raggiungere un ideale, allungano le tendine e le articolazioni finchè nascono i coxartrosi, gonartrozi, danni dei cartilagine articolari etc.
- Ci sono, nello yoga, alcuni posizioni che indubbiamente danneggiano la salute?
- Sì. La maggioranza di assani sono dannosi per la colonna vertebrale e soprattutto per le articolazioni. Durante tutti questi allungamenti, piegamenti, inflessioni e torcimenti si allungano sia i muscoli che i tendini con cui questi muscoli sono attaccati alle ossa. Ma il tessuto connettivo si lesiona facilmente e si restaura difficilmente. Lo stesso accade con i legamenti - vengono traumatizzati ripetutamente. Se tutto ciò accade regolarmente, il tessuto connettivo non ha tempo di riprendersi, le articolazioni e la colonna vertebrale vengono destabilizzate e i problemi della schiena progrediscono, se esistono, e possono persino comparire se prima non esistevano.
La posizione di "Albero" è dannosa non solo per l'assimmetria del carico ad una gamba sola, ma anche per il riversamento della gamba piegata nell'articolazione coxo-femorale - al fine che tutto sia bello da vedere e la gamba sia parallela al tronco.
La posizione lotiforme. Lo stare in questa posizione porta alla lesione del neuro sciatico. I dottori hanno fissato ormai tanti casi di queste conseguenze, il che ha dato alla medicina un nuovo termine "il fallimento di gambe da yoga" (yoga foot drop).
Ancora nel 1972 il neurofisiologo di Oxford Pich Rassel ha pubblicato un articolo nella Rivista Britannica di Medicina dove afferma che, anche se di rado, ma alcune posizioni di yoga possono causare l'insultodelle persone relativamente giovani e sane. Tutto ciò è collegato con l'inclinazione della testa all'indietro superando le norme fisiche del reparto di collo della colonna vertebrale. Ma questa iperflessibilità viene lodata dagli insegnanti!!! L'istruttore di yoga Aiengar sottolinea che nella posizione di "Cobra" oppure nell'assana "Ruota" la testa dev'essere mandata all'indietro più possibile, e nella posizione sulle spalle la testa appoggiata sul petto deve fare un angolo di 90 gradi con il corpo! E lui nomina queste posizioni "i più preziosi doni dai saggi antenati", nonostante queste posizioni della testa e del collo possono traumatizzare le arterie della colonna vertebrale, il che a sua volta porta alla formazione dei trombi, oppure alla loro piegazione con la conseguentelesione del cervello.
Nel 2009 un comando degli scienziati del Collegge di Medicina dell'Università di Columbia aveva pubblicato i risultati di un sondaggio tra gli istruttori di yoga e i dottori. La domanda era: "Quali seri problemi derivati dallo yoga avete incontrato nella vostra pratica?" La maggioranza delle risposte riguardavano il basso della schiena. Altri posti più spesso lesionati erano - spalle, ginocchie, collo. Poi, gli insulti. Sono stati nominati alcuni casi della lesione del cervello di vari gradi. Tutte queste ricerche evidenziano graficamente la pericolosità potenziale di yoga.
Ripeterò ancora una volta: lo yoga non porta una persona alla salute. Lei lo dichiara, ma non lo fa, anzi, lo yoga contraddice tutti i principi della Cultura Fisica.
- Però c'è un'opinione che la Medicina e la Cultura Fisica moderne abbiano preso molti elementi dallo yoga. E' vero?
- La Cultura Fisica, senz'altro, abbia preso molto, ma non tanto dallo yoga quanto dalla Ginnastica Cinese. Ancora alla fine del XVII secolo i monaci di un ordino cattolico furono inviati in Cina con una missione, e quando tornarono ebbero tradotto in francese un libro degli esercizi cinesi. In seguito questo libro abbia letto Per Enrico Ling, il fondatore della Ginnastica Svedese, che abbia incluso nel suo sistema anche gli esercizi cinesi; il compito principale di questa ginnastica era la preparazione dei soldati (da poco Svezia aveva perso la Guerra del Nord contro la Russia), e questo sistema infatti funzionava, tantochè persino gli invalidi cominciavano a sentirsi meglio.
L'interesse verso lo yoga è nato negli anni 60 sec.sc. Ma prima di questo gli yoghini che stavano nelle loro posizioni strane non suscitavano nient'altro che riso e stupore.