E' passabile, si può usare i sostituti

di parolacce?

 

     - Padre, vorrei domandare delle parolacce, così diffuse tra la gente di tutti i ceti, oggigiorno. Persino le persone che non le usano apertamente, usano le parole come "accidenti", "accipicchia", "maledizione" etc. E molte di loro dicono: "Non ci vedo niente di male, non sono le parolacce, che mi possono danneggiare". Dica, padre, possono danneggiare queste parole, e' pericolosa l'abitudine di esprimere il senso di stizza con tali espressioni che solo assomigliano a parolacce, ma hanno l'aspetto ammissibile?

     - Sarà chiaro, se dirò che ogni parola ha un suo "significato" spiritualmente energetico? Per esempio, da dietro la porta chiusa possiamo percepire l'energia malvagia versata sull'altra persona che si trova dietro la porta. Oltre a questo, le persone sensibili percepiscono l'energia malvagia che proviene da una persona che tace, ma la sua mente e la sua anima sono piene di pensieri e sentimenti maligni. L'energia della parola, la sentono molto bene gli animali e persino, come hanno scoperto gli scienziati, le piante! I biologi, per esempio, facevano esperimenti: alcune piante le maledivano e rimproveravano, ed alcune piante le lodavano e ammiravano. Allora cosa succedeva? Le prime piante si essiccavano, mentre le altre fiorivano e prosperavano. In questo modo reagiscono all'energia della parola le piante mute!

     E allora ti farò la domanda: quale energia portano le parolacce?

     Tu, per ora, pensaci, ma noi nel frattempo passeremo all'altro tema, per tornare più tardi a questo problema.

     Parleremo un pò della preghiera, che anch'essa è costituita di parole, e cercheremo di capire il meccanismo della sua azione.

     Le parole rivolte a Dio, che noi chiamiamo la preghiera, creano un ponte di energia spirituale tra l'uomo ed Dio, perché sia il pensiero sia la parola, tutti e due sono un tipo particolare di energia. Le parole ed i pensieri, rivolti a Dio, creano un legame di energia tra un essere sensato (l'uomo o l'angelo) e il Creatore. A proposito, gli angeli, che non hanno un "contenitore" come il corpo umano, comunicano tra di loro proprio in questo modo, telepaticamente. A noi questo legame è indispensabile proprio per poter ricevere dal Signore una Sua risposta tramite questo "telegrafo senza fili".

     A proposito, Dio risponde sempre alla nostra preghiera, anche se alcuni dicono: "Io non sento niente, prego, prego, e non c'e' nessuna risposta!" Ma in realtà Dio risponde. Solo che questa risposta non si sente, come la sentivano i profeti del Vecchio Testamento - noi non lo meritiamo! La Sua risposta è la particella della grazia Divina (i teologi la chiamano "l'energia dello Spirito Santo non creata"), che il Signore manda alla persona in risposta alla sua preghiera. La persona spiritualmente debole, che si trova all'inizio della vita spirituale, non sempre la può percepire, però piano piano e sempre più chiaramente comincia a percepire in sè stessa dei cambiamenti di bene in meglio che si effettuano nella sua anima sotto l'influenza dello Spirito Santo.

     Il beato Serafim (Serafino) di Sarov, se ricordi, riteneva il compito spirituale di tutta la vita cristiana più importante di tutti "l'ottenimento", cioè l'accumulazione della grazia dello Spirito Santo. Con questo riteneva, che il modo più efficace per raggiungere questo scopo sia proprio la preghiera. Tutti i veri uomini di preghiera che avevano addestrato la propria mente alla preghiera attenta, fatta con il rimpianto sincero dei propri peccati, sentono in senso letterario fisicamente la presenza della grazia Divina. Ma la cosa stupefacente è che anche alle persone, che appena cominciano la vita spirituale, il Signore molto spesso fa percepire la gioia e l'amore Divine, che vengono avvertite non solo con l'anima, ma persino con il corpo.

     Allora, noi possiamo vedere che il legame spirituale tra l'uomo e Dio avviene principalmente tramite le parole. E se le nostre parole vengono rivolte a Dio con amore, riceviamo da Lui in risposta l'energia di grazia, perché Lui è il Datore di tutti i beni.

     Ma torniamo al nostro tema.

     Ci faremo la domanda: cosa sono, le parole che chiamiamo le parolacce? Da dove arrivano, come sono apparse nella nostra lingua?

     Secondo le testimonianze degli stessi demoni, che apparivano persino visualmente agli asceti, sia contemporanei sia quelli di una volta, le parolacce sono state inventate dagli stessi demoni per effettuare il legame tra loro e l'uomo. Questo significa che le parolacce sono state ideate dai demoni allo scopo di sostituire la preghiera rivolta a Dio con la preghiera rivolta a loro. Con questo anche i demoni (nota bene - loro sempre cercano di scimmiottare!) rispondono alle persone con la loro energia a questa "preghiera" disgustosa. E allora le persone ricevono l'energia maligna, l'energia della distruzione, l'energia della malinconia e della disperazione, che possono portare le persone fino alla lotta contro Dio, fino al sadismo, fino alle varie perversioni e fino al suicidio.

     Perciò, pronunciando queste parole diaboliche, l'uomo manda ai demoni, come sulle onde radio, una parola d'ordine: "Sono vostro, passo!" Ed i demoni si rallegrano: "Ricevuto, sei nostro!" E, come l'ho già detto, si effettua l'influenza di risposta.

Il diavolo fa tutto come Dio scimmiottandoLo, ma fa tutto con il segno opposto, come aveva notato ancora tanto tempo fa il beato Agostino, nominando Satana la scimmia di Dio.

     Ora guardiamo da questo punto di vista le parolacce e i loro sostitutivi: lo scopo degli ultimi è mascherare le parolacce. Avendo una forma esternamente accettabile loro in verità sono saturi del senso spirituale negativo e maligno. Esattamente dello stesso senso che hanno le parolacce.

     Ma il Dio non guarda le apparenze, ma vede le cose interiori. In questa anti-preghiera l'energia è cattiva, diabolica. E, certamente, a questa risponde non Dio, ma rispondono i demoni.

     Perciò la persona che li usa riceve in risposta l'energia di odio e, certamente, non diventa migliore, ma peggiora. Ogni sostitutivo della parolaccia, lo vuoi o non lo vuoi, è indirizzato al diavolo, nonostante la forma decente della parola che sostituisce la parolaccia, perché è il senso interno che conta, e non le apparenze. Poi lo conferma anche l'energia che proviene dal cuore della persona che usa queste parole. Ed ecco proprio questa, appropriata alla natura dei demoni, loro sentono perfettamente, considerando queste parole un richiamo a loro.

     In conclusione dirò che le parolacce, sotto qualsiasi forma, per i Cristiani sono il rinnego di Cristo, e per gli altri sono la bestemmia.

Igumen N.

(Archimandrita Efrem,

l'autore di molti libri tradotti in più lingue)



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