La musica,
dal punto di vista Ortodosso
La musica è un'attività della vita umana da sempre, come il parlare. Ed è anche un tipo di arte. E' in grado di esprimere le emozioni, i pensieri ed i processi volontari delle persone. Inoltre è un mezzo di dialogo nonchè di influenza e di soggezione e persino sottomissione. Come esistono i suoni melodici e disarmonici, piacevoli e dispiacevoli, così anche la musica può essere "buona" o "cattiva", influenzando positivamente o negativamente non solo sulle emozioni delle persone, ma anche sulla loro salute, l'educazione e la maniera di comportarsi, il che influisce senz'altro anche sull'andamento della vita stessa delle persone e, letteralmente, alla fine dei conti, sul loro destino nell'Eternità. Per questo la musica non va assolutamente sottovalutata, come avviene dappertutto nei nostri giorni.
Per illustrare le nostre parole faremo qui di seguito una citazione dal libro di Arcimandrita Lazar "IL PECCATO ED IL PENTIMENTO DEGLI ULTIMI TEMPI. Dei malanni nascosti dell’anima"
Dal Capitolo 5.
Un breve esame delle più comuni passioni peccaminose
dei nostri tempi.
Passione di rock-musica.
L’influenza sull’anima di un cristiano di jazz musica, rock musica, punk musica, disco musica ecc. è estremamente dannosa. Tutte queste forme ed avvenimenti della moderna cultura musicale popolare non solo non si limita nel campo artistico, ma intacca anche tutte le parti, tutti i più piccoli particolari di vita della gioventù moderna. Questa cultura muta costantemente, come un camaleonte, adattandosi a tutte le sfumature d’umore delle nuove generazioni, cambiando i nomi dei suoi "nuovi” stili, persino apparentemente rifiutando il passato si ribella contro se stessa per rianimare l’interesse ed il gusto verso le stesse cose, perché la sua sostanza è sempre la stessa. Questo fenomeno è estremamente ripugnante e offensivo persino per una persona più o meno credente, tanto più è inaccettabile per un vero cristiano.
La stessa apparizione di rock-and-roll è stata accolta in Occidente come l’inizio della rivoluzione sessuale di gioventù. Tutto il tragitto che ha fatto e su quale sta andando questa distruttiva "cultura”, inviando sulla strada più corta le enormi folle di giovani all’inferno, è ricoperto della vergogna dei più terrificanti, più ripugnanti peccati mortali – sono le più svariate perversioni dissolute, la totale "libertà dell’amore”, vale a dire il rifiuto di qualsiasi pudore, la totale dissolutezza di tutte le passioni più basse e di lussuria - questo è la tossicodipendenza che porta alle conseguenze più terribili, questi sono i casi di morte da overdose, i casi di violenza, di suicidio ecc., senza parlare poi delle più folli maldicenze, che s’incontrano nelle canzone, nelle dichiarazioni, ai toni di sfida delle "rock-star”, con le quali è impegnata tutta la filosofia nera di questa cosiddetta nuova cultura.
Con tutto ciò ci viene pronunciato spesso il nome del Signor Gesù Cristo, non di rado si può vedere l’immagine della croce e del volto del Signore, ma questo dovrebbe ferire ancora di più il cuore cristiano che vede queste canzonature sulle cose sacre. Nelle canzoni s’incontrano le espressioni di sacrilegio, bestemmie, qualche volta, un aperto satanismo.
Al fine di depravare definitivamente la mentalità dei giovani e di ampliare l’influenza diabolica, in molte registrazioni sono state inserite cosiddette "informazioni subconscie”, vuol dire alcune terribili parole, i richiami, gli scongiuri, che possono essere scoperti se ascoltando il nastro lo si fa andare all’indietro. Le ricerche scientifiche hanno rivelato che il subconscio percepisce tali frasi sentite all’incontrario, e può decifrarle anche se queste informazioni sono state comunicate in lingua sconosciuta all’asoltatore.
Le informazioni contenute nelle canzoni di rock-and-roll al livello subconscio hanno il seguente contenuto:
a) i più svariati tipi di perversioni sessuali;
b) il richiamo alla rivolta contro l’ordine stabilito;
c) l’istigazione al suicidio;
d) l’istigazione alla violenza ed all’omicidio;
e) la consacrazione a satana.
Per rendere più comprensibile tutto questo spirito diabolico che ispira la "rock-religione”, riporteremo qui in seguito alcuni fatti caratteristici, che parleranno da sé.
Lo stesso termine "rock-and-roll” è stato inventato da un fantino di una discoteca di Cleveland. Quest’espressione descrive due movimenti del corpo umano durante i divertimenti sessuali, è stato preso dal gergo dei ghetto americani.
"Bit-musica”; "bit” è una regolare ed ininterrotta ripetizione delle pulsazioni in combinazione ai ritmi accorciati, che viene eseguito dal batterista e dalla chitarra basso, il che caratterizza il ritmo di rock musica.
"Rock duro” – qui il ritmo agisce in modo che eccita gli istinti sessuali.
"Rock corrosivo(?)” – in questo caso il ritmo migliora la reazione del sistema nervoso e del cervello alla svariata droga allucinogena.
"Rock cattivo ” eccita fortemente gli istinti di violenza, di omicidio e di rivolta.
"Rock satanico” – l’inizio di questa corrente è stato fondato dai "Beatles” quando, nel 1968, hanno fatto il loro diabolico "Album bianco”; con questo per la prima volta sono apparse le informazioni codificate subconscie per trasmettere il "vangelo di satana”.
"Punk rock” – lo scopo e la filosofia di punk-rock indirizzata al tentativo di portare l’uditorio direttamente alla violenza di massa, ai reati sistematici, ai suicidi. Punk accetta volentieri e comprende le azioni di questo tipo: per esempio, durante il concerto riportare al partner una ferita sanguinosa con una lametta ricucita nei jeans oppure nella camicia e poi picchiarlo, già ferito, con il pugno di ferro ricoperto di spine. Fino a questo era già arrivato il rock-and-roll nel 1985 (con la parola "punk” in Inghilterra erano chiamate le prostitute d’ambedue sessi; la sua traduzione più recente è "mascalzone”).
Lo stile della musica "disco” è nato a New York nel 1973 tra gli omosessuali della "gran metropoli americana”. L’articolo di "Daily News” nel 1978 aveva analizzato il fenomeno di "disco” in questo modo: "I danzatori, essendo isolati l’uno dall’altro con la musica assordante e nuotando nella luce accecante, fanno tutto che loro viene in testa, senza guardare se stessi da fuori e persino senza rendersi conto in qualsiasi cosa, sembra che ognuno di loro si muova davanti allo specchio gridando a squarciagola "Io! Io! Io!”.
La cosa più interessante è il fatto che tutti i produttori di rock-and-roll sono i membri della chiesa satanica, e la maggioranza dei gruppi di rock è iscritta ad una o l'altra religione di Lucifero. Quando loro eseguono o lanciano un nuovo disco, oppure quando loro devono cantare una nuova canzone, loro chiedono ai maghi o alle maghe del loro tempio di stregare queste opere affinché abbiano il successo. Dopo la fine del rito di consacrazione, quando sul disco è stata attirata l’enormità dei demoni, a loro viene imposto l’obbligo di effettuare una determinata influenza su quelli che ascolteranno questo disco.
Elvis Cooper ha dichiarato in modo inequivocabile che lui aveva fatto un patto con il demonio, il che gli ha portato un gran successo.
Mike Dgagher dei "Rolling Stones” è stato consacrato a satana e a tutti i riti della magia nera. Lui stesso s’identificava come "l’incarnazione di Lucifero”. I nomi di tre sue canzoni lo testimoniano in modo chiaro: "La simpatia per il diavolo”, "Alle loro eminenze sataniche”, "Gli scongiuri del mio fratello demonio”.
Elton John aveva dichiarato che lui non aveva mai scritto e mai cantato una canzone senza averla scritta prima nella lingua di magia nera.
John Lennon, durante l’esibizione pubblica dell”Album bianco” aveva dichiarato: " Il cristianesimo passerà. Il cristianesimo si sciuperà e sparirà. Io ho ragione, e la mia ragione sarà confermata. Adesso noi siamo più popolari di Gesù Cristo. Io non so cosa sparirà per primo – rock-and-roll oppure il cristianesimo”. Nella canzone del gruppo "Beatles” "La rivoluzione numero nove” sul disco si sente la registrazione delle parole "numero nove” che si ripete per dodici volte. L’ascolto di questo brano all’incontrario ha dato la frase: "Procurami il piacere sessuale, uomo morto”.
Nella canzone molto popolare tra gioventù "La scala verso il cielo” del gruppo "Led Zeppelin” le parole della terza riga contengono un’informazione subconscia, durante l’ascolto all’indietro si sente chiaramente: "Sono nato per vivere per satana”. Le parole "c’è ancora il tempo per cambiare la strada che state facendo” all’indietro danno la frase: "Mio caro satana, nessuno al fuori di tè mi farà la mia strada”.
Nella canzone "Quando ad Arkansas è arrivata l’elettricità” del gruppo "Blek Ounk Arkansas” registrata dal vivo, una delle parti rappresenta una collezione delle parole senza senso e degli ululati di tutto il gruppo. Durante l’ascolto di questa parte della canzone all’indietro si sente: "Satana… satana…satana… lui è dio, lui è dio, lui è dio”, dopo ciò si sente un riso diabolico.
Gli stessi involucri per i dischi sono stati addobbati con le immagini estremamente ovvie: esotiche ed erotiche, con i disegni satanici e sadici, con le raccomandazioni e simboli – si può vedere i triangoli rovesciati (è il simbolo del diavolo e dell’abisso), le piramidi, i pentagrammi, i ghexagrammi, i cerchi magici e tutta la varietà dei simboli di magia, falliche, vaginali (come il 666 oppure la voltagabbana 999), le scene dei sacrifici umani, delle messe nere, delle immagini infernali. Nel 1981 il 90% di tutti i dischi venduti nel mondo erano rock-dischi (130 milioni l’anno, senza contare i 100 milioni di rock-album). Quindi, questo fenomeno ha coinvolto quasi tutti gli adolescenti del mondo.
C’è ancora un dettaglio: quasi tutti i rock-concerti sono accompagnati da numerose vittime: molti, a causa di un’enorme massa della folla che s’abbandona alla pazzia, molti vengono semplicemente calpestati oppure soffocati nella calca, o muoiono da overdose. Per esempio, 650 giovani sono morti durante uno di questi concerti a Los Angeles. Siccome tutti i frigoriferi dell’obitorio erano pieni, i corpi di queste 650 vittime del rock erano collocati lungo entrambi i lati dei corridoi, la terrificante puzza della morte riempiva tutto l’edificio, i corpi non potevano essere riconosciuti perché la maggioranza di questi giovani aveva lasciato le case dei genitori molto tempo prima. Negli orecchi della giornalista Dgudi Argazoni, che eseguiva la cronaca dal luogo d’avvenimento, satana aveva cominciato a sussurrare queste parole: " Ecco loro! Guardali bene, loro sono i miei trofei! Questa è la sala di rappresentazione dei miei trofei!”
Ed ecco sono le parole prese dalla canzone "Le campana dell’inferno” del gruppo del rock duro "AS/DS”:
Sono il tuono rimbombante che rovescia la pioggia,
Arrivo come un uragano, i miei lampi brillano,
Sei ancora giovane, ma morirai!
Non farò dei prigionieri,
Non avrò pietà per nessuna vita,
E nessuno s’opporrà a me!
Ho trovato le mie campane, e ti porterò all’inferno!
Avrò te!
Le campane d’inferno!
Sì! Le campane d’inferno!
Allora, non vi viene voglia di definire tutto questo rumore infernale, tutti i gridi, i lamenti, gli ululati delle passioni sfrenati, della lussuria pervertita, dei movimenti incontrollati della traviata volontà umana, tutto questo rock-pop-bit-hard-pank-orrore la "campana infernale” che invita convulsamente da tutte le parti del mondo i suoi ammiratori per partecipare a questo sabbat nero (direttamente, questo nome porta uno dei gruppi del rock satanico "Black Sabbat”), dove gli umani, insieme ai demoni, danzano freneticamente l’ultima danza prima del tramonto di questo mondo definitivamente avviato alla rovina?
In una leggenda di Medio Evo si narra di un flautista della città di Gammeln, che grazie alla musica magica suonata da lui in flauto, ha liberato la città dai ratti, ma, non avendo ricevuto il pagamento pattuito, con la stessa dolce musica aveva portato via dalla città tutti i bambini, li aveva introdotti in una crepa fra le rocce, da dove non è tornato più nessun bambino.
E’ inammissibile pensare che un cristiano - nonostante tutto, qualche volta - può ascoltare qualcosa di questa musica, scegliendo più o meno "innocuo”, e con questo solleticare il suo udito. No! Non raccolgono uve dalle spine! L’albero cattivo non può dar frutti buoni! L’albero, che con le sue radici beve i succhi dell’abisso infernale, non può dare i frutti innocui. Può, forse, un cristiano permettersi, qualche volta, per divertimento e per variare la vita, a socializzare con il diavolo? Oppure a danzare allo stesso suono di un piffero con i demoni? E’ chiaro, che anche la più "leggera” passione di un cristiano per la rock-cultura, non è l’altro che il tradimento della sua fede, è l’inequivocabile offesa del Signore, l’allontanamento da Lui, è il rovinoso scivolo, il dialogo con gli spiriti delle tenebre, la civetteria con satana!
Affrettati a confessare tale passione e non avere più il minimo rapporto con questo!
Altri sottotitoli del Capitolo 5: "Tossicodipendenza”, "La magia moderna”, "I culti orientali: induismo, yoga, dzen-buddismo, karatè, konfù ecc.”
Come eravamo e cosa ci propongono