Manipolazione
della nostra mentalità
Tutti sanno che più volte ci siano le persone che manipolano la mentalità di tutti... (ma non della nostra mentalità)). In realtà non ci accorgiamo come siamo manipolati noi stessi ogni minuto della nostra vita. E dipenderà dalla nostra coscienza della realtà, se ci riusciranno davvero o no. Perché chi vive nel mondo inventato dai giornalisti "indipendenti", colui è facilmente manovrabile.
Ma chi sa, come sia fatto il mondo, li vede, i tentativi della manipolazione.
Prima di parlarne, vediamo di stabilire, cosa sia, la manipolazione della nostra mentalità: sono i tentativi di mettere, nella nostra testa, le idee che ci portino sulla strada disegnata da qualcuno.
Si può toccare le emozioni della gente mostrando "i bambini uccisi dal regime di B. Assad", per far suscitare l'odio verso Siria al fine di discolpare la futura e pianificata aggressione.
Si può far partire l'idea di "sgombrare" da "questo paese non democratico", cercando di suscitare una fuga, dalla Russia, dei giovani promettenti per ottenere "i cervelli freschi".
Se voi capirete, chi lo fa e perché, allora sarete in grado di capire che i bambini siano stati uccisi non dalle truppe governativi siriane, ma dai ribelli, e che altrettante persone lasciano sia la Germania che la Russia, e questo processo non dipende né dal livello della vita né dallo "sviluppo della democrazia".
Ecco un'altro esempio della manipolazione fresco-fresco. E' il giornale "Metro" che viene distribuito gratuitamente su tutte le stazioni della metropolitana di San Pietroburgo. Il giornale appartiene agli "investitori" occidentali e non ha a che fare con la metropolitana.
Nella stessa edizione possiamo vedere più di uno, degli esempi di manipolazione della nostra mentalità, del nostro umore e dei nostri rapporti con la vita.
Vediamo la pagina 7:http://www.readmetro.com/en/russia/petersburg/download/20120717/
Il compito della manipolazione è infondere la depressione ed il senso di abbattimento. A qualsiasi mezzo.
Il primo articolo ha il titolo "La Russia di nuovo non produce".
Come possiamo capirlo? "Non produce", vorrà dire, la produzione nel nostro paese sia al punto zero? "Di nuovo non produce", vorrà dire che nemmeno prima produceva?
Ma cosa leggiamo nel testo? Lì è scritto che la produzione in maggio 2012 è stata del 103,7% rispetto alla produzione in maggio 2011, ma la produzione in giugno 2012 è stata del 101,9% rispetto alla produzione del giugno 2011. Cosa vuol dire? In realtà significa che ci sia un rallentamento della crescita della produzione, ma con questo la produzione non solo non è uguale allo zero, ma è in crescita in confronto ai periodi precedenti.
Vuol dire, in realtà c'è un piccolo rallentamento, ma l'articolo ha il titolo dove ci dicono che non c'è la produzione, che tutto va male. La differenza, spero, non ce n'è bisogno, spiegarla. Come anche - il livello di umore che avranno le persone dopo aver letto questi titoli della giornalistica "onesta" e "indipendente".
I giornalisti saranno la causa della Terza guerra mondiale
Andiamo avanti.
Il secondo articolo ha il titolo "Il PIL della Federazione Russa sarà in caduta libera". E' scritto proprio così, come del fatto che s'avverrà senz'altro.
Cosa leggiamo, nel testo? Che il FMI solo presuppone che la crescita del PIL nel 2012 rimarrà al livello del 4%, e nell'anno successivo si abbasserà fino al 3,9%.
Cioè, la notizia in verità è totalmente opposta, vuol dire, il PIL della Russia crescerà del 3,9%. Si abbasserà, cioè si rallenterà la sua crescita, e persino soltanto dello 0,1%.
Per giunta, queste sono soltanto le previsioni del FMI che possono essere cambiati, ma persino lo stesso FMI (Fondo Monetario Internazionale) è un'organizzazione "dei ladri e stupratori", l'organizzazione che non è stata in grado di prevedere, non parliamo poi di prevenire, la crisi economica mondiale - è un'organizzazione che non fa nessuna fiducia.
Così, il cittadino russo legge di mattina questo giornale - tutto è in caduta libera, rallenta, la produzione non c'è. La vita non c'è. E pensa: non bisogna fare il secondo (il terzo) bambino. I più impressionabili non ne vorranno nemmeno il primo.
Nel terzo articolo del "Metro" che s'intitola "Aspettiamo la crisi", lì cercano di dare un colpo di grazia alle persone psicologicamente più resistenti. In questo articolo si dice, che il numero delle persone che aspettano la crisi è cresciuto. Le conclusioni che promuovono sono "palesi": visto che tutti aspettano la crisi, vuol dire la crisi ci sarà. Ma se fosse così, non bisogna far nascere i bambini, non bisogna vivere.
E di questi articoli, ne stampano a migliaia varie mass-media ogni giorno in tutto il mondo.
- Al mio comando, gli sputi in faccia, e poi cominceremo a filmare.
L'estinzione del nostro popolo con la creazione dello sfondo emozionale quando manca voglia di vivere - questi sono i compiti dei mass-media mondiali "indipendenti", la parte integrante dei quali fanno i mass-media della Russia.
L'uomo avvisato è mezzo salvato!
Fate nascere i bambini, non ascoltate, non credete ai manipolatori!
La nostra risposta dev'essere l'unica: loro vogliono la nostra estinzione, vuol dire, noi dobbiamo fare più bambini.
Nikolaj Starikov,
politologo