Ringraziamento

 dopo la Divina Comunione


Ti è toccato di aver comunione

con i doni di mistica vita;

ora inneggia e ringrazia con forza

e dall’anima di’ con fervore:


Gloria a te, o Dio. Gloria a te, o Dio. Gloria a te, o Dio.

  


E subito le seguenti preghiere di ringraziamento: 

 

     Ti ringrazio, Signore Dio mio, per non avere respinto me peccatore, anzi, per avermi consentito di comunicare alle tue sante operazioni. Ti ringrazio per avere consentito a un indegno come me di partecipare ai tuoi immacolati e celesti doni. Ora, sovrano filantropo, che per noi sei morto e risorto e ci hai donato questi tuoi tremendi e vivificanti misteri in beneficio e santificazione di anime e nostri corpi nostri,  fa' che questi beni siano anche per me guarigione dell’anima e del corpo, dissuasione per ogni avversario, lume per gli occhi del mio cuore, pace  per le facoltà della mia anima, fede senza vergogna, amore non ipocrita, sazietà di sapienza, compimento dei tuoi comandamenti, aggiunta della tua divina grazia e insediamento nel tuo regno; fa’ che, custodito da questi beni nell’azione della tua santità, io rammenti in continuo la tua grazia e non viva più per me stesso, ma per te, nostro sovrano e benefattore; così, quando uscirò da questa vita nella speranza della vita eterna, fa’ che giunga al riposo perpetuo, dov’è la voce incessante di coloro che sono in festa e la delizia infinita di quelli che contemplano l'ineffabile bellezza del tuo volto. Tu infatti sei la reale aspirazione e l’indicibile letizia di coloro che ti amano, Cristo Dio nostro, mentre tutto il creato ti inneggia nei secoli.  Amìn.

 

 

Seconda preghiera. Del Metafraste, in versi:   

 

Tu volente mi hai dato in cibo con la tua carne,

tu sei fuoco che brucia gli indegni:

non bruciare me, o mio plasmatore, 

piuttosto, passa per l’insieme delle mie membra,

in tutte le giunture, nelle viscere, nel cuore. 

Brucia le spine di tutte le mie colpe, 

purifica l’anima, santifica i pensieri; 

le compagini rafforza con l’ossa insieme;

illumina i semplici cinque sensi; 

configgi tutto me con il timor di te. 

Sempre proteggi, scorta e custodisci me

da ogni azione e parola che degrada l’anima. 

Rendimi casto, puro e regolato; 

fammi buono, intelligente e luminoso. 

Rendimi dimora dell’unico tuo Spirito

e mai più dimora del peccato,

fa’ che, in quanto casa tua per l’accesso alla comunione,

ogni passione criminale mi fugga come fuoco.

Ti presento intercessori tutti i santi,

i gran condottieri degli angeli incorporei,

il tuo precursore, i sapienti apostoli,

e innanzi ad essi la madre tua immacolata e casta: 

accetta le loro implorazioni, o generoso mio Cristo,

e fa’ del tuo servo un figlio della luce. 

Sei tu infatti colui che santifica, l’unico che conta

per le nostre anime, o Buono, e il loro splendore

e a te, come si addice, Dio e salvatore,

noi tutti ogni giorno a te innalziamo gloria.

 

 

Terza preghiera Di Basilio il Grande:

 

   Sovrano Cristo Dio, re dei secoli e artefice di tutte le cose, ti ringrazio di tutti i beni che mi hai concesso e per la comunione ai tuoi immacolati e vivificanti misteri.  Ti prego dunque, buono e filantropo: custodiscimi sotto il tuo manto e all’ombra delle tue ali, e donami di partecipare fino all’ultimo respiro alle azioni della tua santità con la coscienza pura, per la remissione dei peccati e per la vita eterna.  Sei tu infatti il pane della vita, la fonte della santità, il datore dei beni,  e noi a te innalziamo gloria, e insieme con te al Padre e al santo Spirito, ora e sempre, e nei secoli dei secoli.  Amìn.

 

 Quarta preghiera:

 

      Il tuo santo corpo, Signore Gesù Cristo Dio nostro, sia per me vita eterna e il tuo prezioso sangue remissione dei peccati. Questa eucaristia mi sia gioia, salute e letizia. Alla tua tremenda e seconda comparizione consenti a  me peccatore di stare alla destra della tua gloria, per le preghiere della tua immacolata madre e di tutti i santi. Amìn.

 

 

Altra preghiera, alla santissima Genitrice di Dio:

 

       Santissima Sovrana Genitrice di Dio, luce della mia anima ottenebrata, speranza, manto, rifugio, consolazione, esultanza mia,  ti ringrazio, per avere consentito a me indegno di comunicarmi all’immacolato corpo e al prezioso sangue del Figlio tuo.  Ora, tu che hai partorito la vera luce, illumina gli occhi interiori del mio cuore;  tu che hai partorito la fonte dell’immortalità, vivifica me reso morto dal peccato; tu benigna Madre di Dio misericordioso, abbi misericordia di me e dammi compunzione e contrizione nel cuore.  Dammi umiltà nei pensieri e richiamo dalla prigionia dei miei pensieri. E consentimi fino all’ultimo mio respiro, di ricevere senza condanna la santa azione degli immacolati misteri per la guarigione dell’anima e del corpo; e concedimi lacrime di ravvedimento e confessione per inneggiarti e glorificarti tutti i giorni della mia vita. Poiché sei benedetta e glorificata nei secoli.  Amìn.

Fine delle preghiere dopo la santa comunione.




 

La stesura del testo è dell'Arciprete Antonio Lotti (v. pag. precedente).

BIBLIOGRAFIA MINIMA

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